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Scuola e inclusione: uno studio della Bocconi evidenzia le criticità

, di Barbara Orlando
Mentre gli insegnanti vedono un ambiente scolastico generalmente positivo, gli studenti – soprattutto LGBTQ+ e con disabilità – riportano casi di esclusione e discriminazione. Lo studio del Social Inclusion Lab della Bocconi evidenzia il divario tra percezione e realtà e propone interventi per una scuola più equa.

L’inclusione scolastica è ancora una sfida nelle scuole superiori milanesi. È quanto emerge dallo studio pilota del Social Inclusion Lab della Bocconi, condotto nell’ambito del progetto MUSA da Michela Braga e Massimo Morelli.

I risultati di un’indagine che ha coinvolto 333 studenti e 221 docenti di 15 istituti, mostrano differenze significative nelle percezioni di studenti e insegnanti sul clima scolastico, in particolare riguardo all’inclusione e alla discriminazione.

“Questo studio evidenzia come la percezione del clima scolastico sia spesso più ottimistica tra i docenti rispetto agli studenti. Mentre gli insegnanti vedono un ambiente generalmente positivo, gli studenti, in particolare quelli appartenenti a minoranze, riportano esperienze di esclusione e discriminazione”, spiega Massimo Morelli, professore di economia della Bocconi.

Divergenze tra studenti e docenti

La discrepanza tra le percezioni di studenti e docenti è uno degli aspetti centrali dello studio. Ciò che rende questa ricerca particolarmente innovativa è l'approccio adottato: si tratta di una delle prime indagini a raccogliere simultaneamente dati su inclusione e discriminazione da studenti e insegnanti appartenenti allo stesso contesto scolastico. Questo metodo ha permesso di mettere a confronto diretto le esperienze e le percezioni di chi vive quotidianamente l'ambiente scolastico, offrendo una comprensione più approfondita delle dinamiche in atto e aprendo la strada a interventi mirati per creare un clima più equo e accogliente.

Solo il 54% degli studenti si dichiara soddisfatto del clima scolastico, mentre i docenti tendono a valutarlo in modo più positivo.

Le differenze emergono in particolare nel riconoscere le discriminazioni. Mentre l’11% degli studenti si sente discriminato, questa percentuale sale al 26% tra gli studenti con disabilità e al 18% tra gli studenti LGBTQ+. Tuttavia, solo il 15% degli insegnanti considera la discriminazione legata alle opinioni politiche un problema rilevante, mentre il 30% degli studenti ha assistito a episodi di discriminazione per questo motivo.

Le differenze si evidenziano anche nella percezione della diversità: i docenti sovrastimano la percentuale di studenti con disabilità di apprendimento, valutandola al 22% rispetto all’11% reale. Inoltre, mentre gli studenti stimano che il 27% dei loro coetanei LGBTQ+ abbia paura di dichiararsi, gli insegnanti abbassano questa percentuale al 7%.

L’inclusione degli studenti LGBTQ+ e con disabilità

Lo studio evidenzia come gli studenti LGBTQ+ e con disabilità sperimentino maggiori difficoltà di inclusione rispetto ai loro compagni.

Tra gli studenti LGBTQ+, solo il 54% si sente accettato all’interno della scuola, rispetto al 74% degli studenti senza disabilità. Inoltre, il 62% ha nascosto il proprio orientamento sessuale per timore di discriminazione, contro il 10% della media generale. Solo il 46% degli studenti LGBTQ+ si sente rispettato, mentre questa percentuale sale all’89% tra gli studenti eterosessuali.

Per quanto riguarda gli studenti con disabilità, il divario è ancora più marcato. Solo il 35% di loro si dichiara soddisfatto del clima scolastico, rispetto al 59% degli studenti senza disabilità. Il 26% ha subito discriminazioni, più del triplo rispetto agli studenti senza disabilità (8%). Inoltre, il 68% ha vissuto episodi di esclusione e il 27% è stato vittima di bullismo, il doppio rispetto ai coetanei senza disabilità.

Un altro dato preoccupante riguarda il rispetto percepito: solo il 55% degli studenti con disabilità sente di essere rispettato per la propria condizione, segno di una persistente difficoltà nel riconoscere e valorizzare la diversità all’interno della scuola.

Le differenze di genere e l’importanza dell’inclusione etnica

Anche il genere e l’aspetto fisico emergono come fattori discriminanti. Solo il 49% delle studentesse si dichiara soddisfatta del clima scolastico, contro il 63% degli studenti maschi. Inoltre, le ragazze percepiscono livelli inferiori di rispetto e inclusione, soprattutto nelle discussioni in classe e nelle attività scolastiche.

L’aspetto fisico è uno dei principali motivi di discriminazione: il 15% degli studenti dichiara di averne subito episodi, mentre il 44% ha assistito a discriminazioni legate all’aspetto fisico.

Un ulteriore divario si registra sulla percezione dell’inclusione etnica: solo il 24% degli studenti ritiene che un aumento della diversità etnica migliorerebbe il clima scolastico, mentre tra i docenti questa percentuale sale al 46%. Questo suggerisce che gli studenti possano percepire l’inclusione etnica come un fenomeno complesso, non automaticamente positivo, probabilmente a causa di esperienze personali di discriminazione.

Proposte per una scuola più inclusiva

Lo studio del Social Inclusion Lab della Bocconi offre una fotografia chiara delle sfide ancora aperte nel sistema scolastico. Sebbene il clima scolastico sia generalmente considerato positivo, emergono infatti forti criticità per studenti LGBTQ+, con disabilità e per le studentesse.

“Il nostro obiettivo deve essere quello di trasformare le scuole in spazi realmente inclusivi, dove ogni studente si senta accettato e rispettato. Per farlo, serve un impegno concreto da parte delle istituzioni scolastiche e dei docenti”, sottolinea Michela Braga, ricercatrice del Dipartimento di Economia della Bocconi.

Alla luce dei dati raccolti, lo studio suggerisce quindi alcuni interventi chiave per migliorare l’inclusione scolastica: - Formazione per i docenti, affinché possano riconoscere e contrastare le discriminazioni. - Creazione di spazi sicuri per studenti LGBTQ+ e con disabilità. - Meccanismi di segnalazione anonima, per permettere agli studenti di denunciare episodi di discriminazione. - Attività di sensibilizzazione, per promuovere una cultura dell’inclusione. - Monitoraggio costante del clima scolastico, per individuare e affrontare le criticità.

Questo studio pilota condotto nel territorio milanese costituisce un punto di partenza significativo per comprendere le sfide del sistema scolastico in termini di inclusione. Si tratta della prima ricerca di questo tipo nelle scuole italiane e pone le basi per future indagini su scala nazionale, con l'obiettivo di mappare le criticità in modo più esteso e sviluppare strategie mirate ed efficaci. Per raggiungere risultati concreti, non ci si può basare esclusivamente su osservazioni aneddotiche, ma è fondamentale disporre di dati oggettivi e statisticamente rappresentativi, in grado di riflettere con precisione le dinamiche presenti nei diversi contesti scolastici.

Massimo Morelli

MASSIMO MORELLI

Bocconi University
Dipartimento di Economia

MICHELA BRAGA

Bocconi University
Dipartimento di Economia