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L'ultima parola sul populismo non e' ancora stata detta

, di Fabio Todesco
Il COVID puo' aver segnato una battuta d'arresto all'ascesa dei partiti populisti in tutto il mondo, ma la fase di ripresa puo' essere ricca di opportunita' per loro, sostiene Catherine De Vries nel secondo episodio del podcast Clarity in a Messy World

L'ascesa dei partiti populisti ha sconvolto i sistemi politici di tutto il mondo per decenni, fino alla crisi del COVID, che sembra aver cambiato di nuovo tutto, con gli elettori che tornano agli attori tradizionali, percepiti come più competenti e affidabili. Ma la storia non finisce qui, dice Catherine De Vries, professoressa di Politica europea alla Bocconi, nel secondo episodio della serie di podcast Clarity in a Messy World.

"Non abbiamo necessariamente visto tutte le conseguenze della crisi e se la ripresa sarà lunga o disuguale, questo genererà molto scontento e darà l'opportunità ai populisti di tornare e di mobilitare questo scontento, come hanno fatto in passato".



Nel podcast, De Vries condivide il ruolo di ospite con Sara Hobolt (London School of Economics), sua co-autrice nel recente Political Entrepreneurs: The Rise of Challenger Parties (Princeton University Press).

La componente centrale del populismo, dice De Vries è "la visione della società come separata in due gruppi omogenei e conflittuali: il popolo puro e l'élite corrotta - e la politica dovrebbe diventare un'espressione della volontà generale di questo popolo puro".

"Il populismo in sé non è necessariamente antidemocratico", dice anche. "È più anti-élite che antidemocratico, ma quando si combina con altre posizioni, come il nativismo o il nazionalismo xenofobo, specialmente tra i partiti della destra populista, pensiamo che forse alcune delle norme liberali vengono messe sotto pressione".

Clarity in a Messy World, condotto da David W. Callahan, è il podcast della Bocconi che va a fondo delle le questioni più controverse e impattanti del nostro tempo. Potete seguire il podcast su Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify, Spreaker e YouTube.

Does the Pandemic Spell the End of Populism? I Podcast #2

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