La ricerca sostiene le ragioni dell'inclusione
L'Università Bocconi aderisce alla Giornata internazionale delle persone con disabilità, il cui tema, nel 2021, è "Lottare per i diritti nell'era post-COVID".
"Come università", dice Catherine De Vries, prorettrice per l'Inclusione e la Diversità della Bocconi, "per noi l'inclusione significa sia fare la cosa giusta, sia fare ciò che la ricerca più autorevole ci suggerisce di fare. Quando gli ostacoli alla partecipazione all'economia e alla società sono così alti per chi ha una disabilità, da un lato le istituzioni e le aziende scelgono il loro personale da un bacino più piccolo, con un disdicevole spreco di talento, e dall'altro alle persone disabili non viene permesso di raggiungere il loro pieno potenziale".
"Non esiste una direttiva europea sugli standard da fornire alle persone disabili nelle organizzazioni", continua De Vries, "e in un tale mosaico di regolamenti la conformità è spesso elusiva, nella migliore delle ipotesi, o elusa".
Un progetto di ricerca co-sviluppato da Nicoletta Balbo, assistant professor presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche della Bocconi, e finanziato dal Research Council of Norway, sta indagando su come vivere con un familiare gravemente malato o disabile influenzi la progressione e i risultati scolastici, l'occupazione, il reddito e la salute mentale e fisica degli altri membri della famiglia.
L'analisi preliminare dei dati raccolti in Norvegia conferma che sia i genitori che i bambini che vivono con un familiare malato o disabile sperimentano svantaggi nella vita lavorativa e in quella privata, nei risultati scolastici e nella salute mentale.
Le madri che hanno almeno un figlio con un disturbo comportamentale o con la sindrome di Down hanno un reddito medio da lavoro che è circa il 20% più basso del reddito medio delle donne comparabili. Le madri che hanno un figlio con schizofrenia, bulimia/anoressia, autismo o disturbi comportamentali hanno più del doppio delle probabilità della madre media di ricorrere a trattamenti per malattie mentali.
Il ruolo della ricerca è essenziale. "Per sviluppare politiche di welfare efficaci, è essenziale che i politici comprendano le forze e le barriere che possono portare all'interruzione della carriera scolastica e all'esclusione dal mercato del lavoro", dice Balbo.
La Bocconi è membro del CALD (Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità e i Disturbi Specifici dell'Apprendimento). Il gruppo è attivo da dieci anni e sta celebrando la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con un evento all'Università degli Studi di Milano Bicocca, dove si discute dell'utilizzo di forme innovative di didattica inclusiva.
L'Università Bocconi è impegnata, e lo sarà sempre di più in futuro, a perseguire i suoi principali obiettivi di ricerca e formazione in un ambiente (fisico e intellettuale) in cui tutti ricevano e offrano agli altri pari opportunità, dignità e trattamento. Per questo sta investendo sempre più risorse affinché tutti gli studenti di talento e meritevoli possano iscriversi e frequentare i suoi programmi.
Nel corso degli anni è stato sviluppato un dettagliato sistema di opportunità di finanziamento, aiuti finanziari e servizi per ogni tipo di studente.
Nel perseguimento dell'inclusione, sono disponibili supporti e servizi personalizzati per le persone con disabilità temporanee o permanenti, per garantire la loro partecipazione alle attività accademiche e la piena integrazione nella vita universitaria. Questi includono attività di orientamento e reclutamento, il test di ammissione, l'iscrizione, le lezioni, i piani di studio e gli esami, fino all'ingresso nel mondo del lavoro.