La haka sulla scrivania
La haka, la danza maori che la nazionale neozelandese di rugby esegue prima di ogni match, ha la capacità di influire a livello neurale sui partecipanti, attivando emozioni positive e riducendo il senso di ansietà che attanaglia chiunque prima di una performance. Ebbene, sostiene Paolo Guenzi (Dipartimento di marketing e SDA Bocconi) in un intervento sull'Harvard Business Review Blog Network, anche nelle imprese si possono sviluppare rituali simili e, anzi, come dimostra con alcuni esempi, in molti casi ciò accade di già.
Nel blog Guenzi riesce a mettere a frutto le sue esperienze di ricerca nell'economia dello sport e nella gestione dei team di vendita per tracciare un rigoroso parallelismo. Così i rituali d'iniziazione del Chelsea di Gianluca Vialli, mirati a creare identità condivisa, trovano riscontro nelle Olimpiadi aziendali che fanno incontrare i dipendenti di varie nazionalità della Grundfros. Le cene con calciatori e mogli che, secondo l'allenatore Gigi Delneri, contribuiscono a mantenere bassa la tensione in una squadra di calcio, si rispecchiano negli Open Day di molte imprese. E i cartellini rossi e gialli utilizzati dagli arbitri per ammonire ed espellere possono essere messi a frutto, nel caso raccontato da Guenzi, per rendere più attiva la partecipazione alle riunioni, rinforzando così un comportamento desiderato.
"I manager", spiega Guenzi a ViaSarfatti25, "farebbero bene non solo a studiare, ed eventualmente introdurre, i rituali in azienda, ma dovrebbero fare molta attenzione anche ai rituali non iniziati dall'azienda – a partire dal semplice caffè di gruppo alla macchinetta – per non rompere equilibri importanti".