
Il gender pay gap si spiega anche con il pendolarismo
Le donne sono più disposte degli uomini ad accettare salari più bassi in cambio di un tragitto casa-lavoro più breve, il che fa luce su un fattore finora trascurato che contribuisce alla disuguaglianza salariale. Le differenze di genere negli atteggiamenti verso il pendolarismo e il loro impatto sul salario sono documentate in uno studio di Thomas Le Barbanchon, professore associato di Economia alla Bocconi, Roland Rathelot (Università di Warwick) e Alexandra Roulet (INSEAD), pubblicato su The Quarterly Journal of Economics.
"Siamo riusciti a dimostrare che c'è una diversa valutazione del tempo di pendolarismo tra uomini e donne. Le donne valutano il lavoro più vicino a casa più degli uomini. E questo si traduce in salari più bassi", spiega Le Barbanchon.
Lo studio ha utilizzato un campione di circa 300.000 lavoratori tratto dai registri di occupazione e disoccupazione francesi tra il 2006 e il 2012, limitato alle persone che hanno perso il lavoro involontariamente. Le persone francesi in cerca di lavoro devono dichiarare al Servizio Pubblico per l'Impiego (SPO) il salario minimo (salario di riserva) e il pendolarismo massimo che sono disposti ad accettare. Le differenze di genere nel pendolarismo sono state analizzate in termini di pianificazione urbana, ma non per quanto riguarda i salari. Gli autori hanno costruito un'analisi empirica che ha mostrato quanto le donne e gli uomini siano disposti a "pagare" per un viaggio più breve.
Gli autori hanno scoperto che il massimo pendolarismo accettabile per gli uomini è del 14% più alto in media rispetto alle donne: dall'8% per gli individui single senza figli al 24% per gli individui sposati con figli. "Queste differenze di genere si traducono in salari più bassi e viaggi più brevi per le donne al momento della riassunzione", scrivono gli autori, suggerendo che "il contributo delle differenze di genere nella valutazione del pendolarismo al divario salariale è dello stesso ordine di grandezza di altri attributi ben studiati come l'orario di lavoro flessibile e/o la sicurezza del lavoro".
Le ragioni per cui le donne preferiscono viaggi più brevi non sono chiare ed esistono anche quando non hanno figli. Può essere legato ai bambini, "ma non è tutto qui", nota Le Barbanchon. Il divario tra i pendolari è più basso nelle aree urbane con trasporto pubblico.
In termini di raccomandazioni politiche, il progresso tecnologico che abbassa il costo del lavoro a distanza per le aziende può diminuire ulteriormente il divario salariale di genere. Più in generale, le politiche pubbliche sulla pianificazione urbana e sui trasporti possono modificare in modo non uniforme i modelli di pendolarismo per gli uomini e le donne e possono avere effetti diversi sui loro salari, affermano gli autori.
Thomas Le Barbanchon, Roland Rathelot, Alexandra Roulet, "Gender Differences in Job Search: Trading off Commute against Wage," The Quarterly Journal of Economics, Volume 136, Issue 1, February 2021, Pages 381–426. DOI: 10.1093/qje/qjaa033.