Il denaro puo' farci felici piu' spesso, ma non piu' intensamente
I sondaggi in tutto il mondo dicono che le persone ad alto reddito mostrano più "soddisfazione per la propria vita" rispetto alle loro controparti a basso reddito. Una nuova ricerca di Adam Eric Greenberg, Assistant Professor di Marketing alla Bocconi, con studiosi di Harvard Business School, IESE Business School e Università di Groningen osserva che ciò è in parte dovuto al fatto che un reddito più elevato permette di avere più occasioni di sperimentare felicità, anche se non necessariamente una felicità più intensa.
Studiando diari che catturavano le esperienze di felicità delle persone in un arco di tempo di 30 giorni, Greenberg e i suoi colleghi hanno osservato che lo stile di vita permesso da un reddito più elevato influenza il tipo di felicità che le persone provano e, quindi, la loro soddisfazione per la propria vita. Sia mangiare un dolce sia fare un'escursione sulle Alpi possono portare felicità, ma nel primo caso è probabile che si tratti di una felicità frequente (anche se non intensa) e nel secondo di una felicità intensa (anche se poco frequente).
"Nel nostro studio", scrivono Greenberg e il suo coautore Jon Jachimowicz in un post sul blog Character & Context della Society for Personality and Social Psychology, "abbiamo scoperto che mentre un reddito più elevato è attendibilmente collegato a una maggiore frequenza della felicità, non è collegato all'intensità della stessa. Cioè, i nostri studi hanno mostrato che il denaro si è tradotto in un maggior numero di occasioni in cui i partecipanti hanno sperimentato felicità, ma non ha aumentato l'intensità della felicità provata. Questa relazione tra reddito e frequenza della felicità spiega in parte perché le persone che hanno più soldi sono più soddisfatte della propria vita".
Il reddito, suggerisce lo studio, influenza il modo in cui le persone trascorrono il loro tempo libero. Le occupazioni del tempo libero possono essere classificate come attive (p.es. gli hobby, il volontariato o l'esercizio fisico) o passive (p.es. guardare la TV o semplicemente rilassarsi). Lo studio mostra che gli individui a reddito più elevato sono più propensi a impegnare attivamente il tempo libero rispetto agli individui a reddito più basso. Le occupazioni attive del tempo libero, spiegano gli autori, spesso richiedono più enaro (gli hobby possono essere costosi), prevedibilità degli orari (i lavori a bassa retribuzione tendono ad essere meno prevedibili) ed energia fisica e mentale (le preoccupazioni finanziarie prosciugano le energie). Poiché i modi attivi di passare il tempo hanno maggiori probabilità di causare felicità, gli individui ad alto reddito sperimentano la felicità più frequentemente, il che a sua volta può tradursi in una maggiore soddisfazione per la propria vita.
Le disuguaglianze di reddito non devono necessariamente portare a disuguaglianze di felicità, scrivono Greenberg e Jachimowicz. Maggiori investimenti in centri comunitari che permettano l'accesso alle persone a basso reddito, leggi di protezione del lavoro più forti in grado di permettere ai lavoratori un maggiore controllo sui loro orari e un'assistenza finanziaria più efficace potrebbero contribuire a ridurre la penalizzazione di felicità dovuta al proprio reddito.
Jon M. Jachimowicz, Ruo Mo, Adam Eric Greenberg, Bertus F. Jeronimus, Ashley V. Whillans (In Press), "Income More Reliably Predicts Frequent Than Intense Happiness," Social Psychological and Personality Science. DOI: 10.1177/1948550620972548.