I cartelli dei prezzi dei carburanti in autostrada ci fanno risparmiare 15 milioni l'anno
Gli utenti delle autostrade italiane risparmiano 15 milioni di euro l'anno grazie al sistema di segnalazione obbligatoria dei prezzi introdotta nel 2007 attraverso i cartelli elettronici che anticipano i prezzi di benzina e diesel delle quattro stazioni di servizio successive. All'effetto positivo contribuisce più il comportamento delle stazioni di servizio che non la capacità dei consumatori di utilizzare efficacemente l'informazione.
Federico Rossi (Dipartimento di Marketing) e Pradeep Chintagunta (Booth School of Business) in Price Transparency and Retail Prices: Evidence from Fuel Price Signs in the Italian Motorway (di prossima pubblicazione su Journal of Marketing Research, doi: 10.1509/jmr.14.0411) calcolano che, quando i prezzi sono segnalati, il prezzo medio del carburante diminuisce di un centesimo di euro al litro, che significa un risparmio di 15 milioni di euro l'anno per gli utenti delle autostrade. L'effetto può sembrare piccolo, spiegano gli autori, ma rappresenta comunque il 20% circa dei margini delle stazioni di servizio.
Gli autori osservano l'effetto della trasparenza di prezzo sfruttando la gradualità con cui i cartelli elettronici sono stati introdotti. Possono così dividere le stazioni di servizio in due gruppi (quelli coinvolti e quelli non coinvolti) e comparare la differenza tra i comportamenti dei due gruppi sia prima, sia dopo l'introduzione della politica.
Solo metà della riduzione totale del prezzo di una stazione di servizio è dovuta alla presenza di un cartello che riporta il suo prezzo. L'altra metà è dovuta alla presenza di cartelli che, segnalando il prezzo delle altre stazioni, inducono una maggiore concorrenza di mercato. Inoltre, la segnalazione del prezzo della stazione sembra avere una dimensione strettamente locale, con effetti visibili sulle prime due stazioni che seguono il cartello ma non sulla terza e la quarta. Più cartelli, suggeriscono gli autori, si tradurrebbero dunque in un effetto più forte e in un maggiore risparmio per i consumatori.
"Nonostante la riduzione dei prezzi", scrivono Rossi e Chintagunta, "l'introduzione dei cartelli sembra avere un impatto limitato sulla dispersione dei prezzi, suggerendo che l'incertezza persiste anche dopo l'implementazione della politica". Cioè: i prezzi sono più bassi, ma le differenze tra stazioni di servizio rimangono notevoli.
Un'analisi del comportamento dei consumatori, condotta osservando i dati delle transazioni del programma a premi di una grande catena petrolifera, mostra che, nel periodo immediatamente successivo alla loro introduzione, meno del 10% dei consumatori sfrutta i cartelli elettronici in modo efficace. L'elasticità al prezzo degli automobilisti in autostrada aumenta del 50%, ma rimane comunque circa la metà dell'elasticità registrata al di fuori della rete autostradale.
La nuova politica, concludono gli autori, evidenzia un buon ritorno economico (l'implementazione è costata circa 2 milioni) e sia la sua estensione, sia l'adozione di politiche analoghe in altri settori potrebbero essere efficaci nell'aumentare la concorrenza e ridurre i prezzi.