Gli studenti nei panni dei manager di Heineken e Fiorentina
Hanno avuto un mese e mezzo per sviluppare progetti sui marchi di Heineken e Fiorentina, gli studenti del corso di Brand management, tenuto da Maria Carmela Ostillio insieme a Marta Pizzetti (Dipartimento di marketing). Qualche giorno fa, alla presenza dei manager dei due brand, delle due docenti e della direttrice del biennio in Marketing management, Stefania Borghini, si è tenuta la cerimonia di premiazione.
Alle due classi è stato richiesto di sviluppare progetti in cui applicare le teorie studiate in classe al fine di risolvere delle sfide reali poste dall'azienda. Ma prima di mettersi all'opera gli studenti hanno visitato le sedi dei due brand: lo stabilimento di produzione Heineken e il centro sportivo e lo stadio a Firenze. "Il fine è quello di proiettare i ragazzi nel mondo del lavoro, di permettere loro di calarsi nei panni di un'azienda concreta, di una realtà in cui molti di loro si troveranno a lavorare in futuro e dove dovranno essere in grado di applicare le competenze acquisite durante gli anni di studio, dimostrando umiltà e integrità", precisa Ostillio.
Alla classe che ha lavorato su Heineken è stato chiesto di indagare come i consumatori percepiscono il brand Heineken e di sviluppare delle strategie di marketing. "Abbiamo proposto una brand extension, ossia una strategia che vede lo stesso marchio estendersi ad altri prodotti", spiega Lorenzo Bianchi, studente di Marketing management, membro del team che si è aggiudicato il primo posto. "Heineken ha sempre venduto la birra classica, noi abbiamo proposto di introdurre nel mercato una rossa, una weiss e una birra senza glutine, prodotti in linea con le tendenze di mercato e con l'offerta dei brand competitor".
Il team di studenti premiato da ACF Fiorentina ha invece sviluppato una strategia volta a far percepire il nuovo stadio, che sarà pronto tra quattro anni, come un luogo aggregazione per la generazione Z, cioè per il target di giovani nati tra il 1995 e il 2003. "Il punto di forza del nostro progetto è stato l'aver proposto una strategia basata sulla giornata-tipo di un giovano tifoso, in modo da capire le sue esigenze", dice Andrea Pignatelli, studente di Marketing management e membro del team. "È emersa la difficoltà dei giovani nel raggiungere lo stadio, così abbiamo proposto, oltre a un possibile servizio navette convenzionate, una biciclettata in partenza dal centro città guidata da un paio di animatori Fiorentina, allo scopo di creare una community di tifosi che possa arrivare insieme allo stadio e lasciare le biciclette in un luogo custodito", continua. "Ciò che abbiamo tutti apprezzato di questo progetto è stata la possibilità di visitare fisicamente la sede del brand e di conoscere i manager che sono stati disponibili per tutta la durata del progetto".