Ridurre la mortalita' materna combattendo la corruzione
La mortalità materna, ossia la morte delle donne durante o dopo la gravidanza e il parto, sta diminuendo, ma ad un terzo della velocità necessaria per raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di 70 morti materne per 100.000 nati vivi entro il 2030. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2020 si sono stati registrati circa 287.000 decessi, il 95% dei quali in paesi a basso e medio-basso reddito, e circa due terzi nell'Africa subsahariana.
Le azioni generalmente consigliate per ridurre la mortalità materna includono miglioramenti nei sistemi sanitari per garantire l'accesso a cure di qualità e l'empowerment delle donne per assicurare la loro capacità di prendere decisioni strategiche sul corso della propria vita, compreso l'utilizzo di forme moderne di contraccezione. Un nuovo studio suggerisce che anche la riduzione della corruzione potrebbe svolgere un ruolo significativo.
Scritto da quattro studiosi affiliati al Dondena Centre for Research on Social Dynamics and Public Policy della Bocconi (Arnstein Aassve, Alexandros Kentikelenis, Letizia Mencarini e Veronica Toffolutti – quest'ultima affiliata anche alla Queen Mary University di Londra) ed Eugenio Paglino (laureato Bocconi, attualmente presso l'Università della Pennsylvania) e pubblicato su PLOS Global Public Health, il lavoro si basa su dati individuali e regionali provenienti da 135 regioni in 17 paesi dell'Africa subsahariana nel periodo 2002-2018.
Gli autori hanno derivato la loro misura di mortalità materna dal Development and Health Surveys e la loro misura di corruzione (calcolata come percentuale di persone che hanno dichiarato di aver pagato una tangente, fatto un regalo o fatto un favore a poliziotti o funzionari governativi negli ultimi 12 mesi) dai questionari di Afrobarometer. Dopo l'armonizzazione delle due fonti, hanno potuto lavorare con dati su oltre 470 mila gravidanze.
I dati mostrano che 8,6 gravidanze ogni 1.000, nel periodo in esame, hanno avuto come esito la morte materna (per un totale di oltre quattromila decessi nel campione). Tuttavia, questa cifra aggregata nasconde variazioni specifiche dei singoli paesi: il tasso varia tra il 2,1‰ del Togo e il 17,5‰ del Lesotho.
Per quanto riguarda la corruzione, il 30,7% dei partecipanti ha avuto esperienza diretta di tangenti, con il Kenya in testa a questo indice di corruzione con una media del 46,9% e il Sudafrica in coda con una media del 9,1%.
Gli autori osservano che un aumento del 10% nella diffusione della corruzione è associato a un aumento del 4% nei decessi correlati alla gravidanza (41 decessi aggiuntivi per ogni 1.000 decessi correlati alla gravidanza).
Gli autori riscontrano, inoltre, che le donne che vivono in aree con un livello più elevato di istruzione sono meno inclini a morire durante la gravidanza o nei primi due mesi dopo il parto, e che la qualità dell'assistenza sanitaria – approssimata dalla presenza di personale sanitario qualificato durante il parto/interruzione e di cure prenatali durante la gravidanza – riduce significativamente la mortalità materna. Tuttavia, la corruzione erode il vantaggio della qualità dell'assistenza sanitaria: all'aumentare della corruzione, il divario nella mortalità materna tra sistemi sanitari di alta e bassa qualità si assottiglia.
Toffolutti V, Paglino E, Kentikelenis A, Mencarini L, Aassve A (2023) "Does Bribery Increase Maternal Mortality? Evidence from 135 Sub-Saharan African Regions." PLOS Glob Public Health 3(12): e0000847. DOI: https://doi.org/10.1371/journal.pgph.0000847.