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Ora Marchionne non ceda alla superstizione

, di Fabio Todesco
L'apprendimento superstizioso e' il lato oscuro dell'esperienza, evidenzia Maurizio Zollo del Croma Bocconi in un paper. Rischia chi e' soddisfatto del proprio comportamento dopo una serie di successi

Sergio Marchionne ha già invertito le sorti di una casa automobilistica come la Fiat e questo pare legittimarlo a riprovarci con Chrysler ed eventualmente con Opel e Saab, perché l'esperienza è una fonte importante di apprendimento. Ma nei casi di eventi aziendali rari e complessi, come turnaround, acquisizioni, riorganizzazioni, partnership o ingresso in nuovi mercati, fare affidamento sull'esperienza pregressa si può rivelare non solo inefficace, ma addirittura dannoso se dà il via a processi di "apprendimento superstizioso", afferma Maurizio Zollo in Superstitious Learning in Rare Strategic Events: Theory and Evidence from Corporate Acquisitions, un working paper del Croma, Center for Research in Organization and Management dell'Università Bocconi, in corso di pubblicazione su Organization Science.

Negli eventi aziendali particolarmente complessi ci può essere un forte grado di incertezza sui nessi di causa-effetto tra azione manageriale e risultati, nonché sulla misura dei risultati stessi, spiega Zollo. In queste situazioni è facile, per i manager, immaginare rapporti di causa-effetto arbitrari, valutare positivamente il proprio comportamento anche quando non sia stato davvero influente e riproporlo meccanicamente in situazioni apparentemente simili. La letteratura manageriale denomina questo processo "apprendimento superstizioso". Analizzando, attraverso questionari ai responsabili delle operazioni, 167 acquisizioni portate a termine da banche commerciali statunitensi, Zollo riscontra l'effettiva perniciosità dell'apprendimento superstizioso: quanto migliore è il giudizio che i manager danno del proprio comportamento nelle operazioni passate, tanto peggiore è il risultato di quelle successive. Non solo: tale effetto si aggrava all'aumentare del numero di operazioni precedenti. Chi ha accumulato maggiore esperienza risulta cioè più esposto ai pericoli dell'apprendimento superstizioso. Nelle imprese più grandi, inoltre, il problema è più forte. La buona notizia è che l'apprendimento superstizioso può essere evitato o limitato dalla varietà (contrapposta alla semplice quantità) delle esperienze pregresse e dalla formalizzazione dei processi di apprendimento.

A un'ampia varietà di esperienze pregresse, suggerisce Zollo, corrisponde una minore routinizzazione delle procedure. L'impresa dà meno cose per scontate e avvia un processo più rigoroso di soluzione dei problemi. La formalizzazione dei processi di apprendimento è, invece, utile, perché contribuisce a definire più chiaramente le situazioni, diminuendo il grado di incertezza insito in questo genere di decisioni strategiche.