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Obiettivo sanita'

, di Davide Ripamonti
Fondato oltre 40 anni fa, il Cergas e' uno dei centri di ricerca storici della Bocconi. Si occupa ancora di management sanitario, come alle origini, ma e' proiettato nel futuro

Il Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale) è stato fondato nel 1978, lo stesso anno della nascita del Servizio sanitario nazionale, proprio con l'obiettivo di svolgere attività di ricerca di base e applicata nel management della sanità. "Un focus che non abbiamo mai abbandonato, ma nel corso di questi oltre 40 anni abbiamo allargato gli orizzonti delle nostre ricerche ai contesti internazionali. Al management sanitario si sono aggiunti temi di economia sanitaria, politica sanitaria e sociale", spiega Aleksandra Torbica, professore associato presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche e direttore del Cergas dal 2017.

"Rigorose dal punto di vista metodologico e focalizzate sui problemi concreti, in questi anni le nostre ricerche hanno generato innovazione nelle comunità scientifiche di riferimento e nel funzionamento dei sistemi sanitari nel mondo reale". Una connessione e un impatto con il mondo reale che Torbica tiene molto a rimarcare. "L'obiettivo è fare ricerca rilevante a livello internazionale, mentre in Italia il Cergas è già da tempo il partner privilegiato di molte istituzioni e realtà sanitarie pubbliche e private".

Il Cergas conta su circa 45 affiliati, dei quali il 20% è costituito da docenti della faculty dell'Università. Vi sono poi diversi osservatori, tra cui: Oasi (Osservatorio sulle aziende e sul sistema sanitario italiano); Osfar (Osservatorio farmaci); Oltc (Osservatorio Long term care) e Ocps (Osservatorio sui consumi privati in sanità): "Ogni osservatorio monitora in maniera continuativa alcune tematiche fondamentali", dice ancora il direttore, "e poi realizza ricerche, report, pubblicazioni.

Per fare un esempio, uno degli eventi fondamentali del nostro centro di ricerca è il rapporto Oasi che viene realizzato ogni anno dal 2000 e che osserva, analizza, valuta il funzionamento del Servizio sanitario a vari livelli, dalle realtà locali al ministero. Rapporto OASI viene poi presentato a un vasto pubblico di accademici, policy makers e altri operatori del settore nell'ambito di un convegno organizzato in Università che ogni anno attrae in media più di mille partecipanti".

Vi sono poi le analisi comparative con i sistemi sanitari degli altri paesi, "che costituiscono una modalità per metterci in gioco al livello internazionale e non essere autoreferenziali", precisa Torbica.

Una delle aree relativamente nuove in cui opera il Cergas è quello della Global health, l'area di studio, ricerca e pratica che pone come priorità il miglioramento della salute e del funzionamento dei sistemi sanitari nei contesti di basso e medio reddito. "Nel corso del mio mandato vorrei ampliare sempre di più questo filone di ricerca in quanto credo che dobbiamo mettere a disposizione le nostre competenze per contribuire al raggiungimento dell'equità nella salute per tutte le persone nel mondo", continua Aleksandra Torbica. "Sono molto orgogliosa che il Cergas abbia già fatto i primi passi importanti in questo settore di ricerca e abbia ottenuto significativi riconoscimenti, come, per esempio, degli importanti finanziamenti da istituzioni di prestigio internazionale quali Bill & Melinda Gates Foundation e Global Fund".