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Mettiamo giudizio. Il giudice tra potere e servizio

, di Susanna Della Vedova
Il volume di Michele Vietti che ha il pregio di spiegare al grande pubblico, con toni semplici ed efficaci, le modifiche che vogliono migliorare le condizioni in cui la magistratura opera. La prefazione e' del Ministro della Giustizia Andrea Orlando

Un nuovo sguardo sullo stato di salute della giustizia in Italia, ma questa volta dalla prospettiva del medico che propone terapie realmente applicabili. Questo il tema del nuovo libro di Michele Vietti, professore straordinario di diritto delle Società presso la Facoltà di Scienze giuridiche della UNINT, "Mettiamo giudizio. Il giudice tra potere e servizio" (Università Bocconi Editore – UBE – 2017; 168 pagg.; 16 euro).

Dopo i saggi in cui venivano indagate le patologie più ricorrenti che affliggono il sistema giudiziario, Michele Vietti fa un salto operativo e affronta il tema della riforma della giustizia da una diversa posizione: quella di Presidente della Commissione di Riforma dell'Ordinamento giudiziario istituita dal Ministro della Giustizia.

Fu il Ministro Orlando ad affidare a Vietti, benché non faccia parte della categoria magistrati, la guida della Commissione di studio con il compito di aggiornare le regole organizzative della magistratura, "che ha affrontato con un corretto approccio: rispetto per la categoria dei magistrati accomunato dalla necessità di migliorare il servizio ai cittadini eliminando le criticità che nel tempo si sono affastellate", afferma il Ministro a cui è stata affidata anche la prefazione di questo volume.

"Vietti", scrive Orlando, "ha voluto, con la stesura di questo volume, divulgare al grande pubblico, con toni semplici ed efficaci, quelle modifiche che vogliono, o meglio si propongono di migliorare le condizioni in cui la magistratura opera.

L'autore, infatti, analizza e commenta i principali punti del progetto elaborato: una nuova mappa dei tribunali in Italia, giudici specializzati, coordinamento dei pubblici ministeri, criteri efficaci e meritocratici per selezionare i magistrati, valutarli e farli avanzare nella carriera, sistema disciplinare garantista ma effettivo e, non ultimo, il delicato rapporto tra magistrati e politica.

Così, a dieci anni dalla revisione delle regole che governano la magistratura, questo libro affronta i prossimi interventi con cui si vuole integrare e correggere il funzionamento della macchina giudiziaria per offrire una risposta efficace, tempestiva e uniforme alla domanda di giustizia dei cittadini.

Michele Vietti è professore di Diritto commerciale all'Università degli Studi Internazionali di Roma e avvocato civilista. Deputato per quattro legislature, è stato sottosegretario alla Giustizia e all'Economia. Ha presieduto le Commissioni di riforma del diritto societario e fallimentare. E' stato Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura e successivamente, tra il 2015 e il 2016, su incarico del Ministero della Giustizia ha presieduto la Commissione per la Riforma dell'ordinamento giudiziario.

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