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L'impatto della violenza terroristica sull'istruzione

, di Ezio Renda
Joseph-Simon Görlach e Marco Alfano utilizzano un approccio innovativo per valutare l'effetto negativo degli attacchi terroristici sulle iscrizioni alle scuole

Un recente studio di Joseph-Simon Görlach del Dipartimento di Economia dell'Università Bocconi, in collaborazione con Marco Alfano della Lancaster University, ha evidenziato le gravi conseguenze del terrorismo sull'istruzione in Kenya. Il documento, intitolato “Terrorism and Education: Evidence from Instrumental Variables Estimators”, pubblicato sul Journal of Applied Econometrics, utilizza un approccio innovativo per analizzare l'effetto degli attacchi terroristici sulle iscrizioni alle scuole.

Lo studio si basa su un'analisi dettagliata dei dati del Kenya, un Paese gravemente colpito dagli attacchi del gruppo terroristico al-Shabaab. Utilizzando strumenti innovativi per prevedere la localizzazione e la tempistica degli attacchi terroristici, i ricercatori hanno rilevato che ogni attacco terroristico riduce di un punto percentuale il numero di bambini che si iscrivono a scuola raggiunta l’età giusta. Inoltre, lo studio non rileva alcun effetto degli attacchi terroristici sulle assenze degli insegnanti, suggerendo che la paura dei genitori è la vera ragione della minore scolarizzazione.

Secondo Görlach, “l'impatto del terrorismo sull'istruzione è devastante e va ben oltre le immediate conseguenze fisiche degli attacchi. La paura e l'incertezza causate dal terrorismo hanno un effetto duraturo sulle decisioni delle famiglie di mandare i figli a scuola".

Il terrorismo rappresenta una minaccia crescente a livello globale, con un aumento del numero di attacchi negli ultimi 20 anni. In Kenya, la maggior parte degli attacchi è attribuita al gruppo al-Shabaab, affiliato ad al-Qaeda, che ha condotto numerosi attacchi contro civili e forze di sicurezza. Lo studio evidenzia come il timore di ulteriori attacchi dissuada i genitori dall'iscrivere i figli a scuola, con conseguenze negative a lungo termine per l'istruzione e lo sviluppo economico del Paese.

La situazione in Kenya è indicativa di un problema più ampio che riguarda molte regioni del mondo. Gli attacchi terroristici continuano a minare le fondamenta della società civile, colpendo in modo sproporzionato le comunità più vulnerabili. Le politiche educative e di sicurezza dovrebbero quindi essere integrate per affrontare non solo le minacce immediate, ma anche per mitigare gli effetti a lungo termine del terrorismo sull'istruzione e sulla salute mentale. Inoltre, la comunità internazionale dovrebbe intensificare gli sforzi per troncare le fonti di finanziamento dei gruppi terroristici. Come sottolinea Görlach, “tagliare le risorse finanziarie di questi gruppi è essenziale per ridurre la loro capacità operativa e, di conseguenza, proteggere le generazioni future dalle loro influenze distruttive.”

JOSEPH-SIMON GOERLACH

Bocconi University
Dipartimento di Economia