Le infrastrutture come forma di investimento alternativo
Stefano Gatti (Dipartimento di Finanza) sarà l'unico rappresentante di un'università a partecipare al Financial Stability Board (FSB) Workshop on Identifying the Effects of Financial Regulatory Factors on the Provision of Long-Term Finance (Basilea, 27-28 giugno 2013).
Il workshop è finalizzato a identificare specifici aspetti della regolamentazione finanziaria che limitano la disponibilità di finanziamenti a lungo termine e ai quali sia possibile porre rimedio senza compromettere la stabilità finanziaria globale. I risultati saranno messi a disposizione dell'FSB ed el Gruppo di studio del G20 sul finanziamento degli investimenti a lungo termine. La maggior parte dei 75 partecipanti è costituita da rappresentanti di banche centrali, organizzazioni governative o internazionali e istituzioni finanziarie.
La presentazione di Gatti sarà incentrata sulle infrastrutture come forma di investimento alternativo per gli investitori istituzionali. Le infrastrutture sono tipicamente asset di lungo periodo con una vita economica utile molto lunga e non sono sempre soggette a obsolescenza tecnologica. La domanda per i servizi che le infrastrutture forniscono è molto poco elastica. Data la caratteristica di servizi pubblici primari, la domanda è spesso insensibile al prezzo. Di conseguenza la domanda non è volatile e può essere prevista con un ragionevole livello di rischio. Le infrastrutture forniscono, dunque, un cash flow operativo stabile e prevedibile, spesso al riparo dall'inflazione, e mostrano una bassa correlazione con le forme più tradizionali di investimento.