Economia corporativa, inefficiente ma stabile
Un sistema economico corporativo può perpetuare l'inefficienza economica grazie alla propria stabilità. Lo dimostra Aldo Montesano (Università Bocconi) nel paper Price collusion with free entry: the parasitic competition, che sarà presentato lunedì 6 luglio al Symposium on economic theory che si terrà, lunedì 6 e martedì 7, nell'Aula seminari As02 di via Roentgen 1.
Montesano analizza un'industria in cui vi è collusione tra i produttori, che pur riuscendo a stabilire il prezzo non riescono, però, a impedire l'entrata di altri produttori. "Questa industria", afferma Montesano, "si presta a rappresentare le attività produttive organizzate in corporazioni, con prezzi stabiliti dalle corporazioni nel caso in cui vi è, di fatto, libertà di entrata".
L'analisi viene compiuta considerando la presenza sia di un prodotto omogeneo, sia di prodotti differenziati. Si trova, nel confronto con altri tipici regimi di mercato, che il sistema corporativo con libertà di entrata determina un prezzo di vendita superiore a quello concorrenziale e inferiore o uguale a quello di monopolio, quantità di produzione per produttore inferiori a quelle dell'impresa concorrenziale e del singolo impianto del monopolista.
In compenso, questo sistema consente l'attività di un numero di imprese molto elevato. Questa proprietà rende socialmente stabile la corporazione. Una deviazione dal sistema corporativo comporterebbe, infatti, la riduzione del numero di imprese. Tuttavia, dal punto di vista dell'efficienza economica, l'industria corporativa può risultare addirittura peggiore di quella di monopolio.
Alla due giorni che toccherà molti dei temi di attualità scientifica, dalla teoria delle decisioni all'economia delle dipendenze, parteciperanno molti studiosi italiani (spesso operanti all'estero) e stranieri. Lunedì 6, oltre a quello di Montesano, saranno presentati paper di Sandro Brusco (Stony Brook University), Massimo Marinacci (Università di Torino, Collegio Carlo Alberto) e Manuel Santos (School of business, University of Miami). Martedì 7 sarà la volta di Michele Boldrin (Washington University in St. Louis), Francesco Giovannoni (University of Bristol), Luigi Montrucchio (Università di Torino, Collegio Carlo Alberto), Marco Ottaviani (Kellogg school of management), Nicola Persico (New York University) e Pietro Veronesi (University of Chicago, Booth school of business).