Colpevoli evasioni
Perché si evade? Quanto si evade? Chi evade? Perché il problema sembra insolubile in Italia? L'evasione fiscale esiste in tutti i paesi, ma rispetto a quelli più sviluppati, in Italia risulta molto più elevata: da due a tre volte. I governi si susseguono, ma il problema rimane. Eppure le soluzioni esistono, possono essere facilmente introdotte, e quando è stato possibile attuarle hanno dimostrato di funzionare egregiamente.
E allora? Il punto fondamentale è che non si tratta di una questione solo tecnica, ma anche e soprattutto politica: sono in gioco equilibri sociali consolidati e forti consensi elettorali. Ma la soluzione del problema è fondamentale ai fini della modernizzazione del paese, e anche del rilancio della crescita.
È difficile parlare di evasione fiscale in Italia senza partire dai numeri. Ne bastano due: 140 miliardi, il gettito in euro sottratto all'erario, e 8, l'equivalente percentuale di Pil. Due dimensioni monstre di per sé sufficienti a inquadrare la gravità del problema.
Ma è anche difficile parlare di evasione fiscale senza fermarsi ai numeri. Nel dibattito che si sviluppa attorno a questo tema sono poche le analisi approfondite, le argomentazioni non dogmatiche. Vincenzo Visco in Colpevoli di evasione (UBE 2017; 176 pagg.; 16 euro; 8,99 epub), dopo aver inquadrato lo stato di fatto propone rimedi concreti ed efficaci, sostenendo che l'evasione può essere efficacemente contrastata. C'è bisogno di una volontà politica ferma e coerente che renda espliciti i vantaggi che deriverebbero per tutti, in termini di giustizia sociale e parità di trattamento fra i contribuenti, di legalità, di efficienza economica e di eliminazione della concorrenza sleale, e anche in termini di maggiore crescita.
Il principale contributo di Colpevoli evasioni sta proprio nell'infrangere il diaframma di rassegnazione, da sempre presente nel panorama italiano, rinunciando agli scenari apocalittici e riportando la lotta all'evasione nell'alveo dell'operatività.
L'autore affronta il tema sfatando miti e presunti interventi miracolosi, esaminando i diversi comportamenti e indicando concrete proposte operative basate sia sulle conoscenze teoriche sia sulle esperienze vissute ai più alti livelli di responsabilità.
In particolare, Visco mostra come sia possibile estendere a tutti i contribuenti un meccanismo di ritenute alla fonte operato da soggetti terzi che, insieme a una revisione del funzionamento e dei controlli dell'IVA, potrebbe risolvere in maniera pressoché definitiva il problema. Questo testo, a carattere sostanzialmente divulgativo, ripercorre il dibattito accademico, i rapporti col problema, collegato ma non coincidente, dell'economia sommersa, passa in rassegna tutte le analisi e le stime di singoli studiosi, istituzioni pubbliche, e infine le valutazioni ufficiali del fenomeno in Italia, e prospetta alcune soluzioni praticabili, efficaci.
Vincenzo Visco ha insegnato Scienza delle Finanze all'Università di Roma "Sapienza". È stato ministro delle Finanze nel governo Ciampi (1993), Prodi (1996) e D'Alema (1998 e 1999) e del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica nel governo Amato (2000).
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