Bocconi, knowledge that matters: la conoscenza diventa un'opera d'arte
'Knowledge that matters', la conoscenza che conta. Il motto della Bocconi racchiude in questi venti caratteri l'obiettivo primo dell'Università: produrre e diffondere sapere che non è fine a se stesso, ma ha impatto sulla società. Oggi, l'obiettivo di ogni giorno si è trasformato da monito a vero e proprio elemento fisico, imponente, di nove metri e mezzo di lunghezza per due di altezza. A rendere Knowledge that matters un'enorme opera d'arte è stata la mano di Lorenzo Petrantoni, artista e graphic designer che ha fatto della tecnica del decoupage la sua cifra stilistica. L'installazione, che andrà ad arricchire la piazza tra viale Bligny e via Röntgen, è stata inaugurata oggi alla presenza del presidente della Bocconi Mario Monti, del rettore Gianmario Verona e del consigliere delegato Riccardo Taranto. Knowledge that matters diventa parte integrante delle opere d'arte contemporanea di Bocconi Art Gallery.
Per il suo enorme lavoro di composizione, Petrantoni ha collaborato per un mese con un team formato da professori, archivisti e comunicatori della Bocconi, in un progetto ideato e coordinato da Grey Italia, selezionando gli elementi che gli hanno permesso di rendere visiva la vasta e omnicomprensiva conoscenza dell'Ateneo (che spazia da tutti gli ambiti delle scienze sociali alla data e computer science). Ha così prodotto 20 mila immagini della dimensione di 9 x 13 cm con le quali ha poi ricoperto l'installazione.
Le immagini digitali usate nella realizzazione dell'opera provengono dal miglior sapere prodotto dalla Bocconi: dai paper scientifici dei 100 professori Bocconi più citati su Google Scholar; dai libri e dai lavori di ricerca dei 21 rettori che hanno guidato la Bocconi dalla sua fondazione e dei protagonisti della storia dell'ateneo; da 100 tesi di laureati Bocconi a partire da quella di Adelina Gallo, prima donna a laurearsi in Bocconi con uno studio sull'immigrazione operaia femminile nel comune di Milano tra il 1884 e il 1910; dai documenti storici sulla fondazione dell'Università. Petrantoni ha inoltre utilizzato le immagini del fondatore dell'Ateneo, Ferdinando Bocconi, e del figlio Luigi, al quale l'Università è intitolata.
"L'opera di Lorenzo Petrantoni ferma nel tempo, come una grande fotografia, parole e immagini che rappresentano il nostro impegno accademico e di educatori: quello di essere sempre protesi verso l'esterno, di guardare al mondo e non richiuderci mai su noi stessi", spiega il rettore della Bocconi Gianmario Verona. "Per questo abbiamo scelto di farci raccontare da un artista con un forte background internazionale e che sa dare agli elementi primi della conoscenza – le parole e i numeri – un peso così importante".
"È la prima volta che uso questo tipo di materiale per un progetto di questa portata", aggiunge Lorenzo Petrantoni. "Ho voluto rappresentare e condensare, nella loro forma estetica perfetta, l'armonia di numeri e grafici che raccontano storie oltre che descrivere l'economia. Di solito preferisco utilizzare volumi dell'Ottocento per le mie opere, in questo caso mi sono confrontato con una produzione scientifica che spazia su un intero secolo".
Nato a Genova nel 1970, dopo gli studi di grafica a Milano, Lorenzo Petrantoni si trasferisce in Francia dove lavora alcuni anni come art director. Rientrato in Italia continua a collaborare con alcune delle più grandi agenzie di comunicazione, per poi allontanarsi dal mondo della pubblicità e dedicarsi completamente alla sua carriera di illustratore. Dalla passione per la grafica e dal fascino che l'800 esercita su di lui nascono le sue illustrazioni, realizzate con immagini tratte da vecchi manuali e dizionari dell'epoca. Con la sua arte ha creato campagne per prestigiosi marchi, ha collaborato con riviste internazionali ed ha esposto in numerose mostre nel mondo.
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L'opera 1
L'opera 2
Lo speech di Monti 1
Lo speech di Monti 2
L'artista