Bobbio e Sartori. Capire e cambiare la politica
Con i loro insegnamenti e i loro scritti, Norberto Bobbio (1909-2004) e Giovanni Sartori (1924-2017) hanno dato contributi inestimabili allo studio della politica, della democrazia e, in particolare Sartori, dei partiti.
Con i loro incisivi editoriali, rispettivamente, su La Stampa e il Corriere della Sera, hanno interpretato gli avvenimenti politici italiani, europei e mondiali rendendoli più comprensibili a centinaia di migliaia di lettori. Con le loro critiche, puntuali e argomentate, colte ed efficaci, hanno tentato, Bobbio fermamente e pacatamente, Sartori con durezza e sarcasmo, di migliorare la politica italiana parlando ai potenti senza nessuna concessione e nessun cedimento.
Entrambi sono stati per decenni "intellettuali pubblici", criticati dai conservatori, ma godendo di largo ascolto e di ampio apprezzamento. I loro scritti contengono insegnamenti di metodo e di sostanza tuttora indispensabili per comprendere il mondo della politica, per orientarvisi, per cercare di cambiarlo.
In questo volume, Bobbio e Sartori. Capire e cambiare la politica (Bocconi Editore 2019, 232 pagg.; 24 euro), Gianfranco Pasquino, che può definirsi a pieno titolo "allievo" di entrambi, analizza i loro scritti più importanti, ne individua i molti punti di forza, ne dimostra la perdurante validità. Spiega Pasquino: "I saggi qui sistemati raccontano una parte della storia della scienza politica in Italia e, senza esagerare, della cultura politica. Costituiscono, al tempo stesso, una riflessione su quanto ho imparato dagli scritti di Bobbio e di Sartori, visibilmente, molto, e il mio omaggio al loro pensiero che continua ad accompagnarmi".
Da un lato, il racconto di Bobbio, che ha scelto di essere "un filosofo militante", interprete di assoluto rilievo della storia del XX secolo, cogliendo l'essenziale dei regimi politici, dal fascismo al comunismo alla democrazia. La sua rilettura dei classici serve, non soltanto in sé, per imparare, ma anche per trarre modelli interpretativi da sottoporre al controllo delle «dure repliche della storia».
Dall'altro lato Sartori, senza il quale "la scienza politica non avrebbe fatto la sua (ri)-comparsa in Italia". Sartori ha studiato le due tematiche, democrazia e partiti, e si è altresì occupato di leggi elettorali e di rappresentanza politica, di parlamento e di forme di governo, all'insegna della convinzione che "quanta più scienza politica si conosce tanto migliore è la scienza politica che si riesce a fare".
Non c'è conclusione, poiché sia Bobbio sia Sartori sono dei "classici". Continuano a comunicare con tutti noi, cittadini d'Italia e d'Europa, con parole che non perdono di significato e di rilevanza. Non hanno smesso di insegnare.
Gianfranco Pasquino è Professore Emerito di Scienza politica nell'Università di Bologna. I suoi libri più recenti sono Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate (Egea 2015), L'Europa in trenta lezioni (UTET 2017) e Deficit democratici (Egea 2018). Già Senatore per tre legislature, dal luglio 2005 è Socio dell'Accademia dei Lincei.
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