Biomarketing
Anche nel mondo ipertecnologico di oggi l'uomo resta al centro. Come consumatore ha acquisito molto potere negoziale grazie ai processi di disintermediazione e alla diffusione di social networking. Giuliano Noci in Biomarketing, (Egea 2018, 176 pagg.; 28 euro; 15,99 epub), propone una nuova piattaforma di marketing che, in virtù della trasformazione digitale, ridefinisce categorie, strumenti e processi di creazione del valore.
Una bussola di orientamento fra quattro nuovi punti cardinali: il superamento della distinzione tra spazio fisico e spazio digitale; l'affermazione del dato come nuova materia prima del fare impresa; la consapevolezza del tempo come variabile endogena di qualsiasi progetto di marketing; la necessità di pensare ad ambienti senza confini definiti.
In questa nuova geografia il biomarketing, fondato sulla rilevazione dei segnali biometrici del nostro corpo e dell'attività celebrale, fornisce interpretazioni autentiche delle reazioni che l'individuo manifesta quando esposto a uno stimolo di marketing e offre strumenti di analisi originali e complementari a quelli tradizionali. Pone nuovi obiettivi e nuove leve operative per dispiegare la relazione con il consumatore, fino a raggiungere uno status di intimità collettiva con il mercato e a individuare le azioni in cui si gioca la decisione di acquisto.
Giuliano Noci è professore ordinario di Strategia & Marketing e prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano. Da oltre vent'anni si occupa di analizzare l'impatto delle tecnologie digitali su modelli di business, strategie di marketing e piani di comunicazione delle imprese. È autore di numerosi libri e articoli, pubblicati su riviste scientifiche, alcuni dei quali premiati a livello internazionale. Da diversi anni è editorialista de Il Sole 24 Ore, collabora su base continuativa con il Corriere della Sera, France Presse e Bloomberg, e partecipa come opinionista a trasmissioni televisive e radiofoniche.
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