Alla Bocconi nasce l'Artificial Intelligence Lab
A dare il benvenuto a chi digita l'indirizzo web dell'Artificial Intelligence Lab (ArtLab) della Bocconi è un disegno di Tullio Regge. Già negli anni'80, il grande fisico faceva incontrare matematica, informatica e arte aggiungendo texture alle linee ottenute risolvendo equazioni avanzate. Allo stesso modo, l'ArtLab diretto da Riccardo Zecchina, un allievo di Regge, vuole essere un punto di incontro e di cross-fertilization tra discipline diverse, anche se tutte di natura quantitativa, come computer science, matematica applicata, fisica statistica, statistica computazionale e ottimizzazione per sviluppare metodi rigorosi e algoritmi per l'intelligenza artificiale.
«La nostra unità di ricerca fa prevalentemente ricerca di base, di natura multidisciplinare», chiarisce Zecchina. «Negli ultimi anni è cresciuto l'apporto delle discipline STEM al campo economico e noi ci occupiamo dei temi di frontiera come ad esempio l'apprendimento automatico. Non è totalmente chiaro come questi strumenti influenzeranno la teoria economica, ma è chiaro che lo faranno! Le applicazioni sono ormai presenti in tutte le discipline scientifiche in cui i dati giocano un ruolo chiave».
Gli algoritmi di apprendimento che il centro sta sviluppando possono essere applicati, ad esempio, all'identificazione di features importanti in dati massivi. «Oltre agli studi di natura metodologica, li stiamo sperimentando in campo biologico», spiega Zecchina, «perché i dati sulle sequenze di proteine sono particolarmente puliti e consentono una rigorosa validazione dei metodi».
L'ArtLab, che ha avviato le attività da poche settimane ed è ospitato dal Bocconi Institute for data Science and Analytics, conta sulla partecipazione di una quindicina di accademici, quasi tutti della Bocconi (le eccezioni sono Luca Trevisan, un informatico teorico della UC Berkeley che raggiungerà la Bocconi nel prossimo anno accademico, e Nicolas Brunel, un neuroscienziato computazionale della Duke University) e una decina di dottorandi e post-doc dediti alla ricerca teorica. «Ma nei prossimi mesi contiamo di sviluppare un terzo cerchio», dice Zecchina, «di ricercatori dedicati alle applicazioni più innovative».