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Incontro del 25 Gennaio 2013

Come riformare il sistema scolastico


Utopia? E’ una perdita di tempo discuterne, viste le limitazioni imposte dall’esistente sistema scolastico? No, per niente. Crediamo che anche se ogni riforma sostanziale avrà bisogno di un periodo di transizione graduale, l’obiettivo finale deve essere ben definito e accettato in anticipo.


Bisogna ribaltare l’approccio tradizione della maggior parte dei dibattiti sull’educazione. In questi incontri non vogliamo infatti partire dalle emergenze generate da ciò che nel sistema italiano non funziona. Vogliamo pensare innanzitutto al sistema scolastico ottimale che desidereremmo implementare per poi concentrarci sulle emergenze e sulla transizione in modo che il modello sia coerentemente disegnato in modo da raggiungere l’obiettivo finale della riforma.


Le domande da cui siamo partiti per sviluppare la nostra idea, aiutati da due epserti internazionali nel campo dell'eduzione, sono:


1) Come dovrebbe essere concepita la governante di scuole autonome? Nello specifico, quale dovrebbe essere il ruolo dei presidi, come dovrebbero essere selezionati , quali gli organi rappresentativi, i comitati di insegnanti e come questi dovrebbe essere valutati in modo da emarginare quelli peggiori?


2) Come si dovrebbero finanziare queste scuole in modo da minimizzare le distorsioni, ma  allo stesso tempo garantire equità e mobilità intergenerazionale? Nello specifico, quali sono le best practices basate sul sistema dei voucher, implementate nei vari paesi?



Programma:


Introduzione di Andrea Ichino, Università di Bologna


Some Swedish Lessons of Independent Schools: Jonas Vlachos, Università di Stoccolma (download)


The Optimal Design of a School System: Ludger Woessmann, Munich University (download)

 

La stretta creditizia in Italia



Cosa è possibile fare per facilitare il finanziamento dell’economia italiana nel corso del 2013 e del 2014 ? Rispondere a questo interrogativo è importante sia per consentire alle imprese di fronteggiare meglio l’attuale fase recessiva, sia per agevolare la ripresa quando arriverà e quando imprese e famiglie presumibilmente aumenteranno la loro domanda di credito. Questi sono i temi generali discussi in questo incontro, con particolare attenzione ai seguenti interrogativi: 

1) Quali sono le cause dell’attuale contrazione del credito bancario e in che cosa essa differisce da quella di fine del 2008 dopo il crollo di Lehman? In che misura hanno giocato fattori di restrizione all’offerta di credito piuttosto che quelli di domanda dovuti al peggioramento del quadro congiunturale? 

2) Cosa si può fare per evitare che i prestiti in sofferenza già presenti nei bilanci delle banche scoraggino l’estensione di nuovo credito bancario? 

3) Più in positivo, a quali misure concrete si può pensare per espandere l’offerta di credito? È possibile, ad esempio, far ripartire la cartolarizzazione dei prestiti? Oppure ampliare il ricorso ai fondi di garanzia rivolti alle piccole e medie imprese, istituiti dai governi precedenti? Come facilitare il collocamento diretto di obbligazioni corporate presso i risparmiatori?  

 

Programma:

Introduzione di Luigi Guiso, EIEF 


Crescita economica e il fantasma del sistema finanziario: Alessandro Penati, Università Cattolica di Milano (download

Deterioramento dei crediti bancari e stretta creditizia: Giovanni Viani, Partner Oliver Wyman  (download


La stretta creditizia in Italia: cosa fare?: Giovanni Sabatini, Direttore generale ABI (download)

Tavola Rotonda con interventi di: Federico Ghizzoni (Amministratore Delegato Unicredit), Andrea Resti (Università Bocconi) e Flavio Valeri (Amministratore Delegato Deutsche Bank Italia)

 

Jonas Vlachos

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Ludger Woessman

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Guido Tabellini

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