Contatti
Libri

Prima dei mass media. La costruzione sociale della comunicazione

, di Susanna Della Vedova
Stefano Cristante nel suo nuovo libro ci accompagna in un viaggio dall'alba dell'homo sapiens ai nostri giorni per scoprire come i mezzi di comunicazione abbiano contribuito all'accumulo di conoscenze umane e siano stati utilizzati per organizzare le società e governarle

Stefano Cristante
Prima dei mass media. La costruzione sociale della comunicazione
Egea, 2011, 256 pagg., 24 euro

La maggior parte degli studi di storia sociale della comunicazione prende le mosse dalla fine dell'Ottocento, un'epoca in cui la comunicazione era già "comunicazione di massa" grazie ai giornali e alla comunicazione elettrica via telegrafo. Ma la costruzione sociale della comunicazione è evidente sin dall'alba dell'homo sapiens e cresce in complessità via via che nuovi mezzi di comunicazione vengono ideati e utilizzati.

Stefano Cristante in "Prima dei mass media. La costruzione sociale della comunicazione (Egea, 2011, 256 pagg., 24 euro), va a ritroso nel tempo, fino ad attribuire alla comunicazione un significato strategico nell'intera storia umana: dai poemi omerici ai Vangeli, dal monachesimo medievale alle strategie di comunicazione politica di Federico II, dal teatro elisabettiano ai discorsi dei deputati francesi durante la rivoluzione, dagli emblemi delle corporazioni medievali alle simbologie della potenza usate da Luigi XIV. Cristante ripercorre le tappe fondamentali della storia dell'Occidente fino alla scoperta dell'elettricità, tecnologia che definisce l'epoca dei mass media.

Una volta definita la comunicazione come un'azione dotata di senso, Cristante si domanda: con chi agisce l'individuo addestrato a un mezzo? Quali settori sociali sono stati maggiormente toccati dalle specifiche tecnologie della comunicazione? Come hanno funzionato rispetto alle loro esigenze complessive? Ad esempio: la figura del mercante che emerge dalla cornice medievale come si avvantaggia della scrittura in epoca precedente alla stampa a caratteri mobili? Attraverso quali particolari iniziative mette in condivisione la propria esperienza?

La seconda questione concettuale investe la costruzione del sapere: si tratta in questo caso di cogliere come i mezzi di comunicazione abbiano contribuito all'accumulo di conoscenze umane. Il riferimento più immediato va alla scrittura, ma anche alle opere d'arte, in grado di sprigionare energie comunicative. Infine, ci si domanda se i mezzi inventati e perfezionati nelle diverse società sono stati utilizzati per organizzare le società e per governarle. Stefano Cristante è presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazionedell'Università del Salento, dove insegna Sociologia della comunicazione e dirige l'Osservatoriodi Comunicazione Politica. Ha scritto, tra gli altri: Potere e comunicazione (1999-2004),Azzardo e conflitto (2001), Media Philosophy (2005), Comunicazione (è) politica (2009).

Scarica la copertina online

Acquista il libro online