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L'agroalimentare: tradizione vs biologico

, di Susanna Della Vedova
Come superare la crisi ormai strutturale del settore? Ci si affida ancora alla tradizione o meglio puntare sul biologico? Fiorillo, consultando i consumatori d'oggi, fornisce, nel suo libro, l'originale risposta

Considerato per molto tempo, dalla maggior parte dei soggetti che hanno guidato il settore agroalimentare, ma anche dai consumatori, una nicchia marginale ed elitaria, il prodotto alimentare biologico rappresenta oggi una discontinuità rispetto al sistema tradizionale di produzione industriale di alimenti e bevande.

Mentre infatti il settore agroalimentare vive in condizioni di crisi ormai strutturale, il biologico italiano da un decennio cresce costantemente a doppia cifra e si trova ora di fronte a un momento decisivo: rimanere una nicchia o diventare un modello di sviluppo per l'intero comparto?

Questa è una delle domande a cui Vitaliano Fiorillo, autore di Il futuro del biologico. Modello di sviluppo per l'agroalimentare (Egea 2015 - Leanding management SDA Bocconi School of Management; 192 pagg.; 25 euro; 13,99 e-pub), vuole rispondere sostenendo che "i cambiamenti socio-culturali in atto mostrano i segni evidenti di una domanda in controtendenza e il gigantismo tipico di produttori, trasformatori e distributori convenzionali sembra oggi in antitesi rispetto all'affermarsi di un nuovo consumatore".

Se per quest'ultimo, infatti, le qualità organolettiche del prodotto diventano tanto importanti quanto la conoscenza del saper fare del produttore e un prezzo equo per entrambi, tale metamorfosi può rappresentare sia un rischio per il modello produttivo-distributivo tradizionale sia un'opportunità di rinnovamento dell'intera filiera agro-alimentare.

L'innovazione è dunque richiesta lungo tutta la catena, dalle competenze del piccolo produttore agricolo al ripensamento dei modelli distributivi che costituiscono un elemento chiave nel trasferimento del valore dalle materie prime al consumatore finale.

Attraverso un'analisi fondata sul dialogo con i protagonisti del settore, il libro disegna le caratteristiche di un futuro modello di distribuzione in grado di consegnare il vero valore del biologico.

Vitaliano Fiorillo è SDA Professor all'interno della Unit Produzione e Tecnologia presso SDA Bocconi School of Management, dove è anche coordinatore del Bio Management Lab, Osservatorio sul prodotto agroalimentare biologico. Ph.D. in Logistica e Supply Chain Management all'Università di Bergamo in collaborazione con Università Bocconi e MIT-ZLC, è docente nella faculty del master MaGER (Master in Green Economy e Corporate Responsibility) presso l'Università Bocconi. I suoi interessi di ricerca riguardano il supply chain management e la logistica, con un particolare focus sulla sostenibilità e il settore agroalimentare. Svolge attività di consulenza per piccole e medie aziende agricole nella ridefinizione dei modelli di business e del portafoglio prodotti.

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