International Arbitration Conference 2024: come mantenere lo Stato di diritto
L'Università Bocconi ha recentemente ospitato la International Arbitration Conference 2024, che ha riunito eminenti studiosi di diritto, professionisti e responsabili politici per affrontare l'intersezione tra arbitrato internazionale e Stato di diritto. Organizzata da Catherine A. Rogers (Università Bocconi), Chiara Giorgetti (Università di Richmond), Andrea Carlevaris (BonelliErede), con il supporto di Anna Chiara Amanto (Università Bocconi) e Anna Biasiolo (BonelliErede), la conferenza ha messo in luce le lezioni apprese e le sfide future in questo ambito così critico.
Secondo Catherine Rogers, che ha introdotto la conferenza, “lo Stato di diritto globale è minacciato ora più che in qualsiasi altro momento della storia recente. Questa conferenza ha riunito le più grandi menti che lavorano su questi temi per garantire che l'arbitrato internazionale - in tutte le sue forme - rimanga uno strumento essenziale per assicurare la responsabilità legale a livello globale”. La conferenza si è aperta con un discorso di Cherie Blair CBE, KC, intitolato “Walking the Tightrope: International Arbitration and the Global Rule of Law”. Blair ha sottolineato il delicato equilibrio necessario per sostenere lo Stato di diritto nell'arena globale, dando lo spunto alle discussioni successive.
Una tavola rotonda sull'arbitrato internazionale e lo Stato di diritto ha esplorato i prerequisiti e gli ostacoli dell'arbitrato internazionale nella promozione dello Stato di diritto, mentre un panel sulla risoluzione pacifica delle controversie ha esaminato le condizioni in cui i tribunali per le richieste di risarcimento, come l'Iran-U.S. Claims Tribunal, possono affrontare conflitti globali come l'invasione russa dell'Ucraina. Un'altra tavola rotonda ha affrontato il tema della responsabilità legale di organizzazioni globali come la NATO e l'INTERPOL, con la partecipazione di avvocati che hanno prestato servizio all'interno di queste organizzazioni e che hanno avviato azioni legali contro di esse.
La seconda giornata è iniziata con la conferenza di Lucinda Low (Steptoe & Johnson) e il relativo panel sulle sfide della corruzione globale nell'arbitrato internazionale. La conferenza si è conclusa con una sessione sul ruolo dell'arbitrato internazionale nell'affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la migrazione e le pandemie. Nelle sue osservazioni conclusive, Mahnaz Malik (Twenty Essex Court) ha riassunto in modo eloquente il filo conduttore che ha unito i temi della conferenza, sottolineando il continuo cammino verso un robusto Stato di diritto globale.
Come afferma Catherine Rogers, “questa conferenza è un eccellente esempio di come l'Università Bocconi faciliti discussioni giuridiche e politiche globali di altissimo livello, pur rimanendo accessibile sia ai nostri studenti che a quelli provenienti da altre università.”
La conferenza è stata generosamente sostenuta dal Dipartimento di Giurisprudenza della Bocconi e dalla Richmond University, oltre che da numerosi altri illustri sponsor e organizzazioni internazionali.