Infowar. La battaglia per il controllo e la liberta' della Rete
Vito Campanelli InfoWar. La battaglia per il controllo e la libertà della Rete Egea 2013, 164 pagg., 16 euro |
Lo scandalo Prism, il programma col quale le agenzie di intelligence Nse e Fbi possono spiare telefonate e movimenti nel Web di cittadini statunitensi ed europei , le sempre più frequenti notizie di azioni di spionaggio cinesi ai danni di imprese statunitensi e la conferma dell'esistenza di piani USA per lanciare attacchi informatici contro paesi nemici hanno indotto i media di tutto il mondo a destarsi dal proprio torpore e a titolare a chiare lettere: «Attenzione, siamo nel pieno di una cyberguerra!» Dovunque volgiamo lo sguardo possiamo ricavare istantanee che diffondono incertezza e sconcerto. Di fronte a uno scenario in così rapido e tumultuoso cambiamento non si hanno riferimenti certi ai quali aggrapparsi. Oggi più che mai si avverte il bisogno di una riflessione sui media che riesca a mettere in luce connessioni inaspettate tra gli eventi e a suggerire nuove prospettive attraverso le quali affrontare le complessità delle società contemporanee in rete. Vito Campanelli, teorico dei nuovi media, in "InfoWar. La battaglia per il controllo e la libertà della Rete " (Egea 2013, 164 pagg., 16 euro), prova ad affrontare il controverso scenario delle attuali guerre per il controllo delle informazioni, tentando di far luce su limiti e contraddizioni di alcuni approcci alle tecnologie della comunicazione.
Prefazione del libro di Geert Lovink, fondatore e direttore dell'Institute of network Culture,uno dei massimi studiosi dei nuovi media e della rete e autore di "Ossessioni collettive. Critica dei social media", per Egea.
Vito Campanelli, teorico dei nuovi media, ha dedicato la propria ricerca all'immaginario tecnologico. E' socio fondatore di Mao – Media & Arts Office ed è promotore e curatore di eventi nell'ambito della cultura e dell'arte legate ai media digitali.
Scarica la copertina online
Acquista il volume online