Dodici volti per Guatri: e' il terzo libro di "Li ho visti cosi''

Luigi Guatri Li ho visti così. Protagonisti di università, industria, banca, professione nell'ultimo mezzo secolo Egea, 2012, 227 pagg., 24 euro

Di Gaetano Trapani, imprenditore napoletano proprietario della Helene Curtis, Luigi Guatri ha due ricordi paralleli: il primo è legato alle vicende della società, che Guatri riuscì a far ammettere all'amministrazione straordinaria; il secondo all'episodio del rapimento, da parte di Renato Vallanzasca, della figlia di Trapani, Emanuela, e del riscatto che fu pagato dalla famiglia. L'episodio è uno dei molti aneddoti di cui si compone il terzo volume di Li ho visti così. Protagonisti di università, industria, banca, professione nell'ultimo mezzo secolo (Egea, 2012, 227 pagg., 24 euro). Del rapimento, "lo stesso Vallanzasca, collaborando con un giornalista, raccontò tutti i dettagli. Meno uno, che ancora non è noto e che il bandito non rivela: l'importo del riscatto", scrive Guatri. "Molti giornali hanno fatto congetture (tutte inesatte) su questo non secondario particolare che io, per ragioni professionali, ricordo benissimo. Fra i miliardi di lire, che furono la prima richiesta, e la cifra pattuita direttamente da Vallanzasca con Nino Trapani, e che è stata effettivamente pagata, c'è una sostanziosa differenza: sempre di miliardi". Così rammenta Guatri rispondendo a Ermes Zampollo, il giornalista le cui domande hanno stimolato, nei tre volumi finora scritti, i ricordi del professore della Bocconi. E, come i due precedenti, anche questo terzo viaggio nella memoria compiuto da Guatri è ricco di dettagli e di aneddoti legati alla sua carriera accademica, prima come studente e poi come professore, e, parallelamente alla sua carriera professionale. Altri 12 volti, da Giorgio Pivato, Libero Lenti, Sergio Vaccà, Aldo De Maddalena e Innocenzo Gasparini, che Guatri ricorda tra i maestri della Bocconi, a Carlo Dessy, l'industriale del quale rammenta l'episodio del rifiuto del 110 come voto di laurea alla Bocconi poiché non era accompagnato dalla lode. Si passa per due "maestri non bocconiani", Salvatore Sassi e Giovanni Ferrero, e si arriva ai volti dell'industria e delle professioni, con Gaetano Trapani, Luigi Chiaraviglio e Alfonso Garagiola. Il dodicesimo capitolo e dodicesimo ricordo è invece dedicato alla moglie, la signora Lina Fusa Guatri, scomparsa nel 2010. Avanti e indietro negli anni, dalla sua nascita nel 1927 ai suoi incarichi più recenti, anche in questa sua terza fatica Guatri si appoggia non solo alla sua memoria, ma anche ai suoi documenti, a lettere e articoli per ricostruire i passi salienti della storia dei personaggi per come li ha conosciuti in oltre sessanta anni di attività. In questo modo, e insieme con i due capitoli precedenti, Li ho visti così 3 diventa dunque un volume al quale Guatri affida non solo la propria storia, ma anche quella di oltre mezzo secolo dell'economia e dell'industria italiana. Luigi Guatri, è professore emerito e vice presidente dell'università Bocconi, dopo avervi insegnato dal 1949 al 1999 ed esserne stato nel tempo rettore, consigliere delegato, direttore dell'istituto di economia delle aziende industriali e commerciali e dell'istituto di amministrazione, finanza e controllo. E' fondatore della rivista La valutazione delle aziende e presidente dell'Oiv (organismo italiano di valutazione). E' presidente dell'istituto Javotte Bocconi – Amici della Bocconi. Ermes Zampollo, diventa giornalista professionista a Il lavoro nuovo, quotidiano dello Psi genovese. Quando nasce il Giornale di Indro Montanelli ne segue l'edizione genovese, poi si occupa di cronaca bianca, di politica regionale e diventa inviato speciale. Infine al Sole 24 Ore torna a fare il cronista per gli Speciali, occupandosi di inchieste sul territorio e sulle imprese. Direttore editoriale di Cocis, rivista dell'Associazione per l'utilizzo del sottosuolo.

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