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Diversità e produttività: quanto conta la dimensione dei team?

, di Ezio Renda
Secondo uno studio di Alexia Delfino e altri, integrare competenze diverse in un gruppo è particolarmente utile quando il gruppo è più grande

Negli ultimi anni, il tema della diversità nei team è diventato centrale nelle discussioni aziendali e accademiche. Diverse ricerche hanno mostrato come un mix di competenze possa portare a miglioramenti significativi nella performance complessiva di un gruppo. Tuttavia, la questione su come queste dinamiche di diversità funzionino in team di dimensioni diverse è ancora oggetto di dibattito. Ad esempio, l’integrazione di un esperto in economia in un team infermieri può portare a un aumento dell’efficienza nella gestione delle risorse, ma questo potrebbe dipendere dalle dimensioni del team. Questo suggerisce che il valore aggiunto della diversità potrebbe dipendere dalla dimensione del gruppo.

A dimostrarlo è il paper “Team size and diversity“, ricerca condotta da Alexia Delfino, assistant professor in Economics all’Università Bocconi, insieme ai colleghi Brais Álvarez Pereira (Nova School of Business and Economics, Portogallo) e Shan Aman-Rana (Virginia University). Lo studio, pubblicato sul Journal of Economic Behavior and Organization, analizza l’impatto della diversità e della dimensione del team sulla performance attraverso un esperimento controllato. L’esperimento dimostra che in team composti da due membri, l’aggiunta di una persona con competenze diverse porta a un incremento della performance individuale del 3,5%. Tuttavia, questo aumento sale al 6% quando il team è composto da quattro persone. Questo suggerisce che i benefici della diversità non sono lineari, ma crescono con l’aumentare delle dimensioni del team.

“Abbiamo scoperto che l’effetto positivo di avere un membro del team con competenze diverse cresce con la dimensione del team,” afferma Alexia Delfino. “In team più grandi, le competenze diverse non solo migliorano la produttività in aree specifiche, ma favoriscono una maggiore interazione e scambio di conoscenze tra i membri.”

I ricercatori hanno condotto un esperimento coinvolgendo 248 studenti di economia e infermieristica, suddividendoli in team di dimensioni variabili e osservando come la presenza di competenze diverse influenzasse i risultati. Gli studenti hanno affrontato test di conoscenze generali e specifiche del proprio campo, prima individualmente e poi in gruppo. I risultati hanno mostrato che i team con membri di competenze diverse performavano meglio rispetto ai team omogenei, con un aumento significativo delle performance nei team più grandi.

In particolare, i team di quattro persone con un mix di competenze hanno registrato un miglioramento del 6% nelle risposte corrette rispetto ai team di due persone. Questo risultato è stato particolarmente evidente nelle domande di conoscenze generali, dove la presenza di un economista ha aiutato gli infermieri a rispondere meglio rispetto a quando lavoravano solo con altri infermieri.

“La nostra ricerca suggerisce ci sono aspetti importanti nella struttura delle organizzazioni - come la dimensione dei team – che dovrebbero essere tenute in considerazione più spesso per massimizzare i benefici della diversità,” continua Delfino. “Questo potrebbe significare rivedere le strutture organizzative tradizionali e sperimentare con team più grandi e diversificati.”

In sintesi, lo studio di Delfino e colleghi evidenzia come la dimensione del team giochi un ruolo cruciale nel determinare i benefici della diversità. Le organizzazioni che desiderano trarre il massimo vantaggio dalla diversità delle competenze dovrebbero considerare attentamente la composizione e la dimensione dei loro team per promuovere un ambiente di lavoro collaborativo e produttivo. Questo approccio potrebbe richiedere un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni, favorendo una mentalità aperta alla sperimentazione e alla flessibilità nella gestione dei team.

Come sottolineato da Alexia Delfino, “Investire nella diversità, ma anche nel capire il modo migliore di integrarla nella propria struttura organizzativa, può portare a notevoli vantaggi competitivi, migliorando non solo la performance, ma anche la capacità di innovazione delle organizzazioni.” Questo messaggio è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la complessità dei problemi richiede soluzioni creative e multidisciplinari.

ALEXIA DELFINO

Bocconi University
Dipartimento di Economia