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Diamoci del noi. I legami che danno futuro al lavoro

, di Susanna Della Vedova
Come si può costruire un futuro migliore? C'è spazio per la speranza di una cittadinanza di sé nel lavoro e nel mondo, queste alcune delle domande a cui Zapelli cerca di trovare risposta nel suo nuovo libro per Egea
Gian Maria Zapelli
Diamoci del noi. I legami che danno futuro al lavoro
Egea 2013, 168 pagg., 16 euro

A chi di noi non è capitato, in questo tempo di crisi, di sentirsi richiedere sul lavoro maggior coinvolgimento, più energia, partecipazione e anche responsabilità crescenti? Tutto ciò in un
contesto di poca chiarezza e in un mondo organizzativo nel quale gli spazi di ascolto, coesione e dialogo sono erosi dall'emergenza, dalla frenesia e da una sorta di anestesia emotiva.
La quotidianità, inoltre, offre sempre meno occasioni alla pratica del dubbio e della riflessione, con l'evidente paradosso che il crescere dell'incertezza e della vulnerabilità non producono un pensiero altrettanto capace di porsi interrogativi, semmai l'opposto: un agire reattivo e spontaneo, ancor più ancorato al funzionamento inconsapevole delle strutture neurologiche di risposta e adattamento alla realtà. Gian Maria Zapelli, autore di Diamoci del noi. I legami che danno futuro al lavoro (Egea 2013, 168 pagg., 16 euro), nel suo nuovo libro si pone fondamentali domande e soprattutto cerca di trovare delle risposte.
Quale spazio resta allora per una speranza diversa dalla salvaguardia del proprio lavoro, dal si salvi chi può, connessa invece alla realizzazione di una cittadinanza di sé nel lavoro e nel mondo? E, dalla parte delle organizzazioni, come rifondare l'alleanza tra persona e lavoro, tra individuo e società?
"La costruzione di un futuro migliore passa per la capacità di dirsi e darsi un «noi» fatto di progetti" afferma Zapelli, "basato sulla bellezza, sulla forza di volontà e su una leadership più vicina. Un futuro che ha bisogno di riabilitare le risorse neurologiche cognitive della coscienza e della consapevolezza, un futuro che inizia dal coraggio di vincere la routine e la sua rassicurante protezione.

Gian Maria Zapelli, coach e counsellor di lunga esperienza, è presidente di HC srl, società di education e coaching da lui fondata, dedicata allo sviluppo delle persone nelle organizzazioni.
Specializzato in interventi di consulenza e formazione in contesti di cambiamento e in ambienti organizzativi complessi e mutevoli, è autore di numerosi volumi; tra i più recenti ricordiamo:
Mi metto in gioco (2012), Voglio cambiare (2012), Cambiamenti incantevoli (2010), Pensare nelle organizzazioni transitorie (2009).

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