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Comunicazione, poteri e cittadini. Tra propaganda e partecipazione

, di Susanna Della Vedova
Come superare la crisi in cui si trova oggi la comunicazione pubblica? Rolando nel suo nuovo libro per Egea propone una via d'uscita che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico più relazionale e di servizio
Stefano Rolando
Comunicazione, poteri e cittadini. Tra propaganda e partecipazione
Egea 2014, 192 pagg., 18 euro, 10,99 e-pub

La comunicazione pubblica, spazio di espressione sociale ma anche voce del potere, ereditata dal secolo scorso, oggi è in crisi finanziaria e strategica e chiede un nuovo paradigma, che immagini Stati e società in una condizione di rapporto non più verticale a una via, ma orizzontale e interattivo. Ovvero il passaggio da propaganda a partecipazione. Stefano Rolando, esperto di comunicazione pubblica, in Comunicazione, poteri e cittadini. Tra propaganda e partecipazione (Egea 2014, 192 pagg., 18 euro, 10,99 e-pub), ripercorre le ragioni di questa crisi e si pone alla ricerca di una via d'uscita, per l'Italia e per l'Europa, che sappia soddisfare la domanda di un sistema pubblico più relazionale e di servizio.

"Un percorso" afferma l'autore, "che deve comunque fare i conti con la debolezza del cambiamento oggettivo delle pubbliche amministrazioni, ancora nelle mani della cultura giuridica del controllo e poco alimentate managerialmente dalla cultura economica dello sviluppo e dalla cultura sociale della relazione".

Le riflessioni svolte nel volume vanno nella prospettiva di una comunicazione pubblica che, per accompagnare i rapporti tra istituzioni e società nel campo sia della solidarietà sia della competitività, non può contare solo su norme, decreti e trovate tecnologiche, ma ha grande bisogno di una formazione diffusa e qualificata che, riparta da un ripensamento strutturale del valore della democrazia.

Stefano Rolando insegna Politiche pubbliche per le comunicazioni e Teoria e tecniche della comunicazione pubblica all'università Iulm di Milano, ed è direttore scientifico del master universitario in Management della comunicazione sociale, politica e istituzionale. E' stato direttore generale e capo del dipartimento del Consiglio dei Ministri e diretore della Rai, diretore dell'Istituto Luce e direttore centrale del gruppo Olivetti

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