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Cento donne contro gli stereotipi per l'economia

, di Silvia Introzzi
Tra carriera lavorativa e vita privata, 100 economiste italiane raccontano in prima persona l'emozione e la determinazione nell'arrivare a traguardi di prestigio

A un anno e mezzo dal lancio della campagna di sensibilizzazione e dalla messa online della banca dati dedicata a 100 esperte e dopo il successo avuto con le donne della scienza e della tecnologia, prosegue la raccolta dei dati e la raccolta dei nominativi: il secondo volume della collana editoriale #100 donne è dedicato alle economiste italiane. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul nostro futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti.

Il progetto"100 donne contro gli stereotipi" si basa sulla creazione di una banca dati ed è ideato dall'Osservatorio di Pavia e dall'associazione Gi.U.Li.A. (Giornaliste Unite Libere Autonome) e realizzato in collaborazione con la Fondazione Bracco e il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, con la partnership tecnica del centro GENDERS dell'Università di Milano e l'Università Bocconi.

Il secondo volume "100 donne contro gli stereotipi per l'economia", (Egea 2018; 128 pagg.; 11,90 euro; 6,99 epub), a cura di Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso, e con una introduzione di Mario Monti, Presidente Università Bocconi, vuole dare la parola alla 100 esperte di economia e finanza italiane che lavorano in Italiia e all'estero e che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell'arrivare a traguardi di grande prestigio.

Numerose ricerche sull'informazione continuano a dimostrare che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei mezzi d'informazione, radio, stampa e TV italiane danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (79% vs il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorando le esperte, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società, dalla politica all'economia.

I dati del 2017 registrano una leggera crescita della presenza mediatica delle esperte nei media italiani: dal 18 al 20%, ma sono piccoli passi di fronte alla necessità di un cambio di passo più incisivo.

Nel libro, il primo intervento introduttivo è firmato da Mario Monti, in qualità di Presidente dell'Università Bocconi. Monti racconta la propria esperienza, citando quattro incontri emblematici: Elsa Fornero, Christine Lagarde, Margarethe Tacher e Margrethe Vestager. Rappresentano per lui role model molto positivi, e - in generale - constata come le donne abbiano sì raggiunto posizioni importanti nel mondo dell'economia, grazie a competenze, professionalità e forte determinazione. Ma si rammarica che, in effetti, siano ancora troppo poche. Seguono le introduzioni a firma di Diana Bracco (Presidente di Fondazione Bracco), Beatrice Covassi (Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea), Monia Azzalini (responsabile del settore Media e Gender dell'Osservatorio di Pavia e referente in Italia del GMMP - il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei mezzi d'informazione). Dopo il contributo di Paola Profeta (Professore di Scienza delle Finanze all'Università Luigi Bocconi di Milano e Presidente del Comitato scientifico #100esperte Economia e Finanza), dieci economiste si descrivono diffusamente, raccontando la propria esperienza, mentre le altre si presentano con tweet che danno un'immagine incisiva della loro professionalità e umanità.

Le intervistate sono Oriana Bandiera (Sir Anthony Atkinson Chair in Economics alla London School of Economics and Political Sciences, Londra), Graziella Bertocchi (Professoressa ordinaria di Economia politica e Direttrice del centro di ricerca RECent al Dipartimento di Economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia), Magda Bianco (Capo del Servizio Tutela dei clienti e Antiriciclaggio della Banca d'Italia), Conchita D'Ambrosio (Professore di Economia Politica all'Università del Lussemburgo; componente della Commissione scientifica per la misura del benessere ISTAT e del Consiglio della Society for the Study of Economics Inequality), Daniela Del Boca (Professoressa ordinaria di Economia all'Università degli Studi di Torino e Direttrice del Centro CHILD Collegio Carlo Alberto, Torino), Maria De Paola (Professoressa ordinaria di Economia Politica all'Università della Calabria; componente della Commissione di Genere della Società Italiana degli Economisti), Anna Gervasoni (Direttrice Generale Aifi – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt - e professoressa ordinaria di Economia e gestione delle imprese alla LIUC Università Cattaneo), Fiorella Kostoris (Economista, già Professoressa di Economia politica all'Università La Sapienza di Roma), Monica Paiella (Professoressa ordinaria di Economia politica all'Università degli Studi di Napoli Parthenope) e Lucrezia Reichlin (Professoressa ordinaria di Economia alla London Business School, co-founder Now-castings Economics limited, Direttore non esecutivo di Unicredit Banking Group).

Giovanna Pezzuoli, giornalista professionista dal 1987, prima a Il Giorno e quindi al Corriere della Sera, dal 2000 al 2010, nel settore Tempo libero e Cultura come caposervizio e poi vice caporedattrice. Scrive sul blog al femminile del Corriere della Sera, la 27esima Ora, per cui ha curato il libro "Questo non è amore" (2013). Fa parte del comitato di redazione della rivista Leggendaria, del direttivo nazionale dell'associazione GiULiA (Giornaliste unite, libere, autonome) ed è consulente per il gruppo di lavoro Pari Opportunità dell'Ordine nazionale dei Giornalisti.

Luisella Seveso, laureata in Lingue e Letterature straniere Moderne. Sposata, due figli. Assunta a Il Giorno dal 1984 dopo una esperienza televisiva di 5 anni, giornalista professionista dal 1986, per dieci anni si è occupata come cronista del settore sanità-servizi sociali, con particolare attenzione ai problemi connessi alle adozioni e affidi. Ha seguito come inviata i primi interventi di trapianto eseguiti in Italia. Dal 1991al 2013 ha collaborato alla redazione cultura de Il Giorno e del Quotidiano Nazionale. Eletta al Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti per due mandati, nel 2012 è stata eletta nel primo Consiglio Nazionale di Disciplina. Fa parte del Comitato Tecnico Scientifico per la formazione continua dei giornalisti. E' tra le ideatrici del sito "100esperte.it".

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