Capire i social media per imparare a difendersi
L'effetto dei social media sulla sfera politica è un argomento molto dibattuto, e studi recenti mettono in dubbio che ci siano effetti significativi. Al contrario, sembra ben stabilito l'effetto dannoso delle piattaforme dei social media sulla salute mentale.
Luca Braghieri, assistant professor presso il Dipartimento di Scienze Decisionali della Bocconi, ha ottenuto uno Starting Grant da €1,5mln dall'European Research Council per misurare gli effetti causali dei social media in ambiti di cui manca ancora una chiara visione, come la sfera politica, e per progettare interventi che possano mitigare gli effetti negativi di cui siamo consapevoli. Poiché si stima che più della metà della popolazione mondiale abbia un account sui social media, la rilevanza dell'argomento non può sfuggire a nessuno.
Il progetto SOME (Social Media: Measuring Effects and Mitigating Downsides) di Braghieri utilizzerà una combinazione unica di tecniche avanzate di inferenza causale dai dati osservazionali e di esperimenti su larga scala sul campo per generare informazioni che possano beneficiare i ricercatori, gli utenti e i decisori politici.
Il progetto misurerà l'effetto dell'uso di Facebook sulla partecipazione elettorale, i voti ottenuti dai partiti e le donazioni politiche nel periodo 2008-2020, cercando così di delineare un quadro completo degli effetti politici di Facebook nel tempo. Inoltre, indagherà sulla formazione delle echo-chambers (situazioni in cui gli individui tendono a interagire con persone con opinioni simili e consumano media che si allineano alle loro opinioni preesistenti) e delle filter-bubbles (situazioni in cui l'esperienza online degli individui è personalizzata in base agli algoritmi che prevedono le loro preferenze e interessi, impedendo così l'esposizione a opinioni diverse), nonché sulla proliferazione e diffusione di notizie di bassa qualità e fake news. Braghieri valuterà quindi l'efficacia di un intervento volto a contrastare l'inerzia nel consumo di notizie, richiedendo agli utenti di Facebook di fare una scelta attiva riguardo alle fonti di notizie che seguono sulla piattaforma.
Dato il documentato effetto negativo dei social media sul benessere soggettivo e sulla salute mentale e la forte complementarità tra social media e uso dello smartphone, è naturale preoccuparsi degli svantaggi potenziali di dotare i bambini di smartphone fin dalla più tenera età. Per fare luce sugli effetti dell'uso dello smartphone su una serie di risultati legati allo sviluppo infantile, tra cui il benessere soggettivo, la salute mentale, le performance scolastiche, le abilità cognitive e le abilità non cognitive, Braghieri valuterà sperimentalmente come il ritardo di un anno nell'acquisto di uno smartphone influisca su tali risultati.
Un'altra parte del progetto mira a mitigare gli effetti negativi dei social media sulla salute mentale, senza richiedere riduzioni drastiche nel loro uso. "Ho intenzione di sfruttare gli insegnamenti della letteratura di economia comportamentale per progettare un intervento in-app," dice Braghieri. Un sottoinsieme selezionato casualmente degli utenti di Instagram sarà incoraggiato a seguire una pagina Instagram appositamente creata che fornirà informazioni su come utilizzare i social media senza danneggiare la propria salute mentale, e verranno poi valutati i risultati dell'intervento informativo.
"Le prove degli effetti causali dei social media forniranno agli utenti informazioni preziose e aiuteranno a identificare possibili aree di intervento, mentre la valutazione degli interventi per mitigare gli svantaggi dei social media contribuiranno a progettare politiche efficaci," riassume Braghieri, evidenziando i benefici del suo progetto.