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Didattica

95 dottorandi imparano a progettare una lezione

, di Fabio Todesco
Gli studenti di dottorato, che sono considerati docenti junior, da oggi possono frequentare un nuovo programma blended, che insegna ad insegnare

Un programma PhD ha lo scopo primario di creare ricercatori, ma i dottorandi della Bocconi, come in altre grandi università internazionali, sono considerati «giovani docenti», afferma Pierpaolo Battigalli, dean della Bocconi PhD School. «Durante gli studi, ottengono incarichi di assistenza didattica e iniziano a tenere lezioni agli studenti. Se perseguono una carriera universitaria, come fa la maggior parte di loro, l'insegnamento sarà uno dei loro compiti». La Bocconi PhD School ha così lanciato il programma PhD BEAT con l'obiettivo di sviluppare le loro capacità didattiche.

Un programma blended (che alterna materiale online e lezioni frontali) a tre moduli, da settembre a novembre, il PhD BEAT fa tesoro dell'esperienza del programma Bocconi Excellence in Advanced Teaching, riservato ai docenti neoassunti, con alcune differenze dovute alle diverse tipologie di partecipanti. «Mentre il focus del BEAT tradizionale è la progettazione di un intero corso, quello del PhD BEAT è la singola lezione», afferma Leonardo Caporarello, direttore del Bocconi University Innovations in Learning and Teaching (BUILT), il laboratorio per la didattica innovativa che ha sviluppato il programma. «Inoltre, questo è un programma più breve».

«Il primo modulo riguarda la progettazione di una lezione, il secondo la gestione delle interazioni in classe, il terzo la valorizzazione delle proprie competenze didattiche nel corso di un colloquio di lavoro», afferma Margherita Cordioli, project manager del programma per BUILT. Per quest'ultima parte, un attore con laurea Bocconi e diploma della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi aiuterà i dottorandi a comportarsi da perfetti candidati a un lavoro accademico.

La partecipazione è obbligatoria per chi farà attività didattica nell'anno accademico 2019-2020, ma al PhD BEAT si sono iscritti anche molti dottorandi dell'ultimo anno, per essere pronti per il colloquio di lavoro. Alla prima edizione, che ha preso il via oggi, partecipano 95 persone. «I dottorandi non saranno gli unici beneficiari del programma», conclude Battigalli. «Se i docenti junior sono meglio preparati a insegnare, anche gli studenti Bocconi ne traggono giovamento».