A lezione di filosofia della scienza
Con il primo semestre si è conclusa la serie di seminari di Filosofia della scienza parte del ciclo "Broaden your frame". A tenere i 4 incontri è stato Ivan Moscati, docente Bocconi e professore associato di Economia all'Università degli Studi dell'Insurbia, che ha ripercorso con gli studenti la storia della critica filosofica del ventesimo secolo. Dal positivismo logico di Carnap alla teoria delle rivoluzioni scientifiche di Kuhn fino ad arrivare, negli ultimi incontri, ad analizzare le questioni dibattute dai filosofi della scienza contemporanea: la disputa tra realismo e anti-realismo e i dibattiti sul legame tra i concetti di spiegazione scientifica e causalità. "Avendo questo primo percorso sulle tematiche filosofiche suscitato l'interesse degli studenti, testimoniato dalle numerose adesioni, si è deciso di riproporre un secondo ciclo di seminari sulla filosofia morale per il secondo semestre", dice Antonella Carù, Dean della Scuola superiore universitaria.
Al ciclo di incontri hanno partecipato studenti da diversi corsi di laurea, che hanno apprezzato la possibilità di analizzare alcuni concetti abitualmente affrontati in classe, ma da un punto di vista del tutto nuovo. "Per prima cosa per me è stata una buona occasione per recuperare delle nozioni di filosofia base, trattate in maniera un po' più superficiale alle scuole superiori", dice Martina Beretta, che studia Economic and Social Sciences. "A rendere i seminari interessanti è stata la capacità di Moscati di applicare i concetti filosofici a esempi strettamente connessi al mondo dell'economia e dell'attualità".
"Senza dimenticare un aspetto molto importante", aggiunge Alessio Benedetti, studente di Marketing Management. "I seminari ci hanno fatto capire che la critica filosofica è un fondamentale approccio alla ricerca: quando facciamo ricerca non stiamo semplicemente cercando la risposta corretta a un problema, e nemmeno per forza una conferma a una nostra idea. La ricerca deve essere un'opportunità per mettersi continuamente in discussione, a questo servono gli strumenti filosofici".