Un invito alla prevenzione e alla sostenibilita' alimentare
Si è chiuso il primo semestre di seminari interdisciplinari di Broaden your frame, organizzati dalla scuola graduate, con l'intervento di Camillo Ricordi, ricercatore considerato uno dei massimi esperti di diabete a livello mondiale che ha sviluppato più di 40 invenzioni e diverse tecnologie di trattamento e trapianto cellulare. Ricordi ha prima illustrato agli studenti gli aspetti più tecnici e scientifici sulla malattia diabetica e i progressi compiuti dalla ricerca per la sua cura, senza tralasciare qualche cenno storico – dalla scoperta dell'insulina al primo bambino curato.
È passato poi a considerazioni più ampie sul legame tra alcuni fattori – come i livelli di vitamina D - e l'insorgenza delle malattie autoimmuni, e su come il manifestarsi di alcune patologie dipenda solo marginalmente dalla predisposizione genetica, invitando indirettamente gli studenti a impegnarsi per condurre uno stile di vita il più sano ed equilibrato possibile: "L'epigenetica, cioè l'insieme dei fattori ambientali, un'attività fisica regolare, la dieta, possono prevenire molto più di quanto si creda l'insorgere di molte malattie, come il diabete", dice. "Non soltanto il condurre uno stile di vita sano ed equilibrato si costituisce come un atto di rispetto verso se stessi, ma dovrebbe configurarsi come una responsabilità sociale e ambientale poiché avrebbe ripercussioni positive a livello mondiale", aggiunge Antonella Carù, dean della Scuola graduate. Il cuore dell'intervento di Ricordi è infatti forse stato l'interrogativo lasciato agli studenti sui paradossi della nutrizione: "Possibile che nel mondo muoiano per denutrizione e malnutrizione lo stesso numero di persone che muoiono per obesità e patologie legate agli eccessi alimentari?"
Ricordi non ha infine dimenticato di incoraggiare il pubblico al perseguimento dei propri scopi: "Prendete un John Gurdon, premio Nobel e genio sulla ricerca delle staminali, il suo sogno di diventare scienziato avrebbe potuto essere stroncato dalla pagella ricevuta a 15 anni che definiva la sua un'ambizione ridicola e una perdita di tempo e lo posizionava all'ultimo posto tra i 250 studenti di un corso, e invece qualche decennio dopo è arrivato il premio Nobel".