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In un articolo in corso di pubblicazione Billari, Graziani e Melilli prevedono i mutamenti della popolazione italiana trattando l'ISTAT come un esperto in un esperimento di previsione stocastica della popolazione

Le previsioni demografiche sono un ingrediente essenziale della pianificazione di lungo periodo per le istituzioni pubbliche come private. I trend della popolazione per età sono necessari per prevedere la domanda di formazione e per pianificare l'offerta educativa a tutti i livelli. In modo simile, le previsioni dei tassi di dipendenza demografica (il rapporto tra popolazione in età non lavorativa e in età lavorativa) sono essenziali per progettare o riformare i sistemi di sicurezza sociale. In passato, nella maggioranza dei casi, le previsioni di popolazione venivano ottenute in base al cosiddetto approccio degli scenariSecondo questo approccio, scenari diversi vengono definiti in base a combinazioni di ipotesi su ciascuna componente del cambiamento demografico e, conseguentemente, previsioni diverse di popolazione si derivano per ciascun scenario. Molte istituzioni continuano a produrre previsioni demografiche seguendo questo approccio.Si tratta chiaramente di un metodo deterministico di previsione, che non incorpora l'incertezza e non consente di valutare l'accuratezza media delle previsioni: non possono essere costruiti intervalli di previsione per la popolazione totale o per un qualunque indicatore di interesse.

Più di recente, i metodi di previsione stocastica della popolazione sono stati oggetto di grande attenzione da parte degli studiosi. La ragione principale dello sviluppo di metodi di tale fatta è la consapevolezza che solo in questo modo è possibile gestire in modo completo e coerente l'incertezza della previsione. Eppure la maggior parte degli enti incaricati di fare previsioni non ricorre ancora a tali metodi.

In Stochastic Population Forecasts Based on Conditional Expert Opinion (in corso di pubblicazione su Journal of the Royal Statistical Society Series A Statistics in Society, doi: 10.1111/j.1467-985X.2011.01015.x), Francesco Billari, Rebecca Graziani (entrambi Dipartimento di analisi delle Politiche e Management Pubblico) ed Eugenio Melilli (Dipartimento di Scienze delle Decisioni) propongono un metodo di previsione della popolazione che si inserisce nell'ambito del cosiddetto "random scenario approach", approccio che consente di derivare previsioni stocastiche di popolazione sulla base di valutazioni fornite da esperti. A grandi linee, il metodo proposto si basa sulla elicitazione diuna successione di valutazioni condizionali da parte di esperti sul futuro delle componenti demografiche, valutazioni espresse attraverso indicatori di sintesi e condizionatamente a valori degli stessi indicatori in momenti precedenti. Le valutazioni condizionali fornite dagli esperti sono espresse nella forma tradizionale di scenari medio-basso-alto.

Nell'esempio sviluppato nell'articolo, i tre studiosi derivano una versione stocastica delle proiezioni demografiche ufficiali per l'Italia rilasciate dall'ISTAT, trattando l'ISTAT come l'esperto che fornisce le informazioni necessarie per l'applicazione del modello. I loro risultati mostrano che, sebbene sia probabile che la popolazione italiana non subisca mutamenti significativi da qui al 2030, c'è invece considerevole incertezza quando l'orizzonte viene esteso fino al 2050. Minore incertezza sussiste sulla crescita degli indici di dipendenza della popolazione anziana nell'intervallo di previsione. La componente migratoria ha un'importanza determinante nel definire le dinamiche della popolazione.