Pact4Future, il futuro prende forma

Bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro. La celebre frase di Tucidide, storico greco del V secolo a. C., oggi, nell'età dei big data, assume un'importanza che supera i confini della storia e raggiunge tutti i campi delle scienze sociali. Oggi i dati che ci arrivano dal passato, che siano quelli macroeconomici o elettorali, sulle abitudini di consumo o sulla demografia, sono il carburante, sostenibile, di ogni ricercatore e policy maker che voglia capire la realtà che ci circonda e individuare i correttivi, legislativi ma anche culturali, per indirizzare cambiamenti indispensabili.

Pensando alla demografia, per esempio, e in particolare al caso Italia, l'analisi dei dati ci racconta di un'Italia che invecchia, di un'Italia in cui il numero dei nuovi nati (400mila, mai così basso) non compensa quello dei decessi (700mila). Di un'Italia che ha bisogno di più immigrati, di lavoratori come di nuove famiglie. Di un'Italia che deve correggere la rotta della nave demografica con politiche innovative o ispirate dalle best practice. Di un'Italia in cui però, a causa delle scarse risorse pubbliche, è necessario che il cambiamento parta dal mondo economico, dalle imprese che devono mettere in campo più iniziative di welfare e di sostegno alla genitorialità, una nuova progettualità che incida sulle disuguaglianze e garantisca l'integrazione degli immigrati e l'inclusione dei nuovi italiani. Serve un nuovo patto tra tutti gli attori del sistema economico, le fondazioni, le organizzazioni e la società civile. E proprio questo patto vogliamo sostenere e raccontare a Pact4Future, il forum internazionale che Bocconi organizza con il Corriere della Sera dal 25 al 28 marzo: 4 giorni, 9 eventi, oltre 80 speaker. Racconteremo best practice, incontreremo scienziati e imprenditori visionari, attivisti e artisti che usano la creatività per cambiare il mondo.

Parleremo di futuro condiviso tra Europa e Africa, ci immergeremo negli oceani e voleremo nello spazio perché sempre più la sostenibilità della terra passa dalla blue e dalle space economy. Incontreremo rifugiati che ce l'hanno fatta a cambiare il loro destino e chi li ha aiutati a farlo. Guarderemo al futuro partendo dalle lenti del passato e con l'approccio delle scienze sociali. L'invito è a unirvi a noi in questo patto e contribuire al cambiamento necessario per costruire un futuro più inclusivo e sostenibile per tutti.