Mai per denaro! Quando il whistleblowing non va incentivato
L'uso del whistleblowing (la segnalazione di comportamenti scorretti) per fare fronte all'assenza degli insegnanti nel mondo in via di sviluppo è meritevole di considerazione, ma la sua efficacia può essere compromessa dall'offerta di ricompense monetarie per segnalare colleghi assenti. Lo evidenzia un esperimento condotto da Stefano Fiorin (Laboratory for Effective Anti-Poverty Policies della Bocconi e Dipartimento di Economia) in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione afghano. "L'avversione morale all'essere pagati per danneggiare gli altri può rendere negativo l'effetto degli incentivi finanziari," spiega Fiorin nel quarto video della serie LEAP Talks.
"Quando le persone hanno accesso a un'istruzione di qualità, possono uscire dalla trappola della povertà," afferma l'ONU nella pagina dedicata all'"Istruzione di Qualità," il quarto dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La ricerca di Fiorin in Afghanistan si concentra su alcune condizioni preliminari per un'istruzione di qualità, che non possono essere date per scontate nei paesi in via di sviluppo.
"Una di queste condizioni preliminari è che gli insegnanti si presentino in classe," afferma Fiorin. "A volte, ciò non avviene perché semplicemente non esistono. In luoghi in cui lo Stato ha scarsa presa sulle aree periferiche, gli insegnanti fantasma, ovvero profili falsi creati solo per percepire stipendi, sono un fenomeno comune." In un working paper, Fiorin ha valutato una politica del governo afghano che ha modificato la modalità di pagamento degli stipendi dei dipendenti statali dai contanti a una piattaforma di mobile money, richiedendo ai dipendenti di fornire un'identificazione biometrica basata su impronte digitali. In breve, la riforma ha avuto altri effetti positivi ma non è riuscita a eliminare tutti i pagamenti ai lavoratori fantasma.
Un secondo motivo per cui una classe può rimanere senza insegnante è la sua assenza, il fenomeno affrontato da Fiorin nello studio sul whistleblowing pubblicato dal Journal of the European Economic Association.
Lo studio è stato condotto in scuole di tre diverse province (Kandahar, Nangarhar e Parwan). Ispezioni non annunciare effettuate in un campione casuale di scuole nella regione qualche mese prima dell'esperimento hanno rilevato che circa il 18% dei dipendenti era assente dal lavoro, una percentuale in linea con le osservazioni nel mondo in via di sviluppo.
Nell'esperimento, condotto prima del ritorno dei Talebani nell'agosto 2021, 2.040 dipendenti di 151 scuole sono stati invitati a completare un sondaggio telefonico confidenziale sull'assiduità dei loro colleghi. Il campione è stato diviso in modo casuale lungo due dimensioni: se per la segnalazione dell'assenza fosse previsto o meno un incentivo monetario e se la segnalazione potesse essere o meno riportata al ministero, comportando così una possibile punizione per il dipendente assente.
Secondo Fiorin, il whistleblowing può essere meritevole di considerazione. "Alcuni dipendenti pubblici sono disposti a denunciare i comportamenti scorretti dei loro colleghi senza bisogno di ricompense," afferma. Infatti, il 15% dei partecipanti nella condizione di "possibile punizione" denuncia almeno un caso di assenza nella propria scuola nella settimana precedente all'esperimento. In metà delle scuole, c'è almeno un dipendente che denuncia, nonostante la convinzione (condivisa dal 75% del campione) che potrebbero avere problemi se segnalano un caso di assenza.
Nella stessa "condizione di possibile punizione," tuttavia, gli incentivi monetari hanno effetti negativi. La percentuale di dipendenti che segnala casi di assenza recente scende al 10%.
Quando i whistleblower sanno che la loro segnalazione non avrà conseguenze, il tasso di segnalazione è più basso (6%), ma gli incentivi monetari sono efficaci, aumentando le segnalazioni al 12%.
Percentuale di insegnanti che segnalano casi di assenza. Infografica di Weiwei Chen
Nel complesso, questi risultati suggeriscono che gli insegnanti condividono l'obiettivo del governo di ridurre le troppe assenze e sono disposti a denunciare i loro colleghi. Tuttavia, sono avversi a violare una norma morale che vieta di essere pagati per danneggiare gli altri.
Nelle conclusioni del paper, Fiorin evidenzia una possibile controindicazione all'introduzione di una politica di whistleblowing nelle scuole. Le scuole possono essere considerate comunità il cui funzionamento si basa in gran parte sulla fiducia e, scrive, "l'introduzione di un sistema di monitoraggio potrebbe creare un ambiente di sfiducia tra i colleghi, il che potrebbe rivelarsi dannoso per il funzionamento complessivo delle scuole e rischia di ripercuotersi sulle comunità fortemente coese in cui queste scuole operano."
Stefano Fiorin, "Reporting Peers' Wrongdoing: Experimental Evidence on the Effect of Financial Incentives on Morally Controversial Behavior." Journal of the European Economic Association, Volume 21, Issue 3, June 2023, Pages 1033–1071, https://doi.org/10.1093/jeea/jvad002.