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Cosa dobbiamo aspettarci dall'intelligenza artificiale

, di Andrea Celauro
In un numero speciale di quasi 90 pagine, il magazine Bocconi riflette sugli scenari che l'AI apre in tutti i campi, dalla computer science alla medicina, dal marketing al diritto, dalla scienza politica alla finanza. Uno sforzo collettivo di oltre 40 docenti, a cui si aggiungono le esperienze sul campo delle startup incubate da B4i. Nell'idea che ormai le nuove tecnologie permeino tutti gli aspetti delle scienze sociali e della nostra vita

Quarantuno professori della Bocconi coinvolti, 36 editoriali, 6 storie di startup, 3 interviste. Il tutto per raccontare, in quasi 90 pagine, cosa è oggi l'intelligenza artificiale e cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro dalla sua evoluzione. È 'What's next for AI', il nuovo numero del magazine Bocconi viaSarfatti25, online adesso, che la redazione ha scelto di dedicare interamente al tema.

Un numero realizzato grazie al contributo di professori impegnati in diversi campi di studio, a riprova che oggi l'intelligenza artificiale entra profondamente non solo nell'attività di ricerca di chi ne studia gli algoritmi, ma anche in quella di chi, nelle diverse scienze sociali, magari la applica per poter ottenere risultati difficili o impossibili da raggiungere con gli strumenti tradizionali.

Si compone così un quadro che alle analisi più di scenario sull'evoluzione dell'intelligenza artificiale, come quelle di Riccardo Zecchina, Marc Mézard o Dirk Hovy, e alle riflessioni sul funzionamento e sulle prospettive di sviluppo di questi meccanismi (Carlo Baldassi, Daniele Durante e Omiros Papaspiliopoulos, Emanuele Borgonovo, Giacomo Zanella) contrappone esempi concreti di quanto l'AI diventi oggi un utile strumento di studio. Per lo studio delle malattie e nel trattamento dei pazienti, ad esempio, come raccontano gli editoriali di Francesca Buffa, Anna Gatti, Lucia Ferrara e Oriani Ciani, oppure nell'economia, per misurare l'evasione fiscale, come spiega Marco Battaglini, o per stabilire il prezzo dei prodotti, come racconta Francesco Decarolis. O ancora, nella demografia, per studiare i trend, come è il caso di Letizia Mencarini, o nella politica di regolazione dei flussi migratori, come racconta l'editoriale di Graziella Romeo. Per non parlare del suo uso in finanza, per suggerire investimenti, oppure per macinare grandi quantità di tweet in rete e individuare più facilmente azioni di reclutamento terroristico, come spiega Nicola Limodio.

Tuttavia, non si può parlare di AI senza citare anche i risvolti negativi che un uso non adeguatamente ponderato può nascondere. Non solo sul fronte etico e giuridico, sottolineato negli editoriali di Oreste Pollicino e Francesco Paolo Patti, ma anche sul fronte geopolitico, con la lotta per le risorse necessarie per lo sviluppo delle AI (Andrea Colli), o su quello della cyber security (Greta Nasi). Ma anche sul fronte del condizionamento dell'opinione pubblica attraverso la distorsione delle informazioni (Gaia Rubera) o la diffusione o la riproposizione di stereotipi per via del modo in cui vengono allenati gli algoritmi (Carlo Rasmus Schwarz, Luca Trevisan).

A questo si aggiunge il mondo delle imprese, con alcune riflessioni sui vantaggi dell'ingresso dell'AI in azienda (Gianluca Salviotti e Lorenzo Diaferia, Giuseppe Stabilini) e con sei storie startup che hanno fatto dell'intelligenza artificiale il proprio fulcro o lo strumento per sviluppare il proprio business. Alle storie di queste giovani imprese, molte delle quali incubate dall'acceleratore Bocconi B4i, si aggiunge il punto di vista di Nader Sabbaghian, professore Bocconi e investitore in qualità di general partner di Capital 360.

Questo numero speciale dà dunque una visione a tutto tondo dell'AI, nella consapevolezza della trasversalità che queste nuove tecnologie hanno in tutti i campi di studio. Ed è proprio questa visione che ha portato negli ultimi anni l'Università Bocconi a dotarsi delle migliori competenze internazionali sul fronte della ricerca sul tema e per la didattica. Uno sforzo che è stato coronato, nel 2022, dalla nascita di uno specifico Dipartimento dedicato alle Computing Sciences, e che sul fronte della didattica ha appena visto il lancio del nuovo Master of Science in Artificial Intelligence (laurea magistrale), ideale proseguimento del Bachelor in Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence (corso di laurea triennale).