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Cosa ci convince a vaccinare i nostri figli

, di Fabio Todesco
Un esperimento condotto durante la pandemia di COVID evidenzia che le opinioni dei genitori sono scarsamente influenzate da informazioni isolate e argomenti altruistici

Negli ultimi anni, l'aumento dei livelli di diffidenza nei confronti dei vaccini ha contribuito a diminuire la copertura vaccinale per gli agenti patogeni più comuni nella popolazione generale e, in particolare, tra i più giovani. Durante la pandemia di COVID, il dibattito sulla vaccinazione infantile è stato particolarmente acceso e polarizzato. Un'indagine condotta durante la pandemia, tra gli altri, dagli studiosi della Bocconi Chiara Chiavenna, Alessia Melegaro e Maria Cucciniello, mostra come disporre di più informazioni possa avere effetti minimi o nulli nel far cambiare idea ai genitori sulla vaccinazione dei figli.

Gli autori hanno coinvolto nell'indagine 3.633 partecipanti adulti in Italia e 3.314 nel Regno Unito. Un terzo di loro, scelto a caso, ha ricevuto informazioni sulla pericolosità del COVID per i bambini, un terzo ha ricevuto informazioni sul contributo della vaccinazione infantile all'immunità di gregge e un terzo - un gruppo di controllo - ha ricevuto informazioni neutre sul vaccino. L'obiettivo era di valutare l'efficacia di tali informazioni nel promuovere la vaccinazione infantile per i genitori (ai quali è stata chiesta l'intenzione di vaccinare i propri figli) e i non genitori (ai quali è stata chiesta la propensione a suggerire il vaccino ai genitori).

"I risultati hanno confermato che gli interventi informativi una tantum sono scarsamente efficaci," dice Chiara Chiavenna, ricercatrice al progetto IMMUNE, finanziato dallo European Research Council, "e che i genitori sono più difficili da persuadere rispetto ai non genitori. Inoltre, anche in caso di pandemia, gli appelli a considerare il bene comune, in questo caso l'immunità di gregge, sono ampiamente ignorati."

I genitori si sono rivelati insensibili all'argomento dell'immunità di gregge sia in Italia che nel Regno Unito, senza alcun cambiamento di opinione statisticamente significativo dopo aver ricevuto informazioni sul contributo dell'immunizzazione infantile al benessere comune.

I genitori italiani hanno mostrato una certa sensibilità alle informazioni sui rischi COVID per i bambini: tra coloro che sono stati informati sull'argomento, la percentuale di genitori fortemente contrari alla vaccinazione è diminuita del 29,6% nel gruppo che aveva ricevuto informazioni sui rischi, mentre la percentuale di genitori neutrali è aumentata del 45%. Nel Regno Unito la reazione è stata più lieve e non statisticamente significativa.

I non genitori hanno seguito un percorso diverso. L'argomento del rischio è stato inefficace in Italia e solo leggermente efficace nel Regno Unito. L'informazione sull'immunità di gregge ha ridotto del 20% la percentuale di non genitori contrari alla vaccinazione dei minori e ha aumentato del 21,4% quella dei favorevoli in Italia, mentre ha solo ridotto la percentuale dei contrari alla vaccinazione nel Regno Unito, con un effetto non significativo sulla percentuale dei fortemente favorevoli.

"I nostri risultati fanno pensare che possano entrare in gioco preoccupazioni diverse quando si valuta l'opportunità della vaccinazione per il proprio figlio, rispetto ai bambini in generale," dichiara Alessia Melegaro, principal investigator di IMMUNE, "e testimoniano l'importanza di una attenta valutazione su come formulare efficacemente i messaggi per un pubblico specifico prima di attivare campagne di salute pubblica."

I dati mostrano che i genitori ripongono un alto livello di fiducia negli operatori sanitari sia in Italia (70%) che nel Regno Unito (83%) e suggeriscono dunque di coinvolgerli nelle campagne informative sui vaccini infantili.

Chiara Chiavenna, Laura P. Leone, Alessia Melegaro, Tiziano Rotesi, Scott E. Bokemper, Elliott E. Paintsil, Amyn A. Malik, Gregory A. Huber, Saad B. Omer, Maria Cucciniello, Paolo Pin. "Personal risk or societal benefit? Investigating adults' support for COVID-19 childhood vaccination." Vaccine, Volume 41, n. 25, pagine 3683-3687. DOI: https://doi.org/10.1016/j.vaccine.2023.05.017.