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Capire le aspettative per progettare politiche migliori

, di Fabio Todesco
Luigi Iovino ha ottenuto un ERC Consolidator Grant per far luce su come si formano le aspettative e come esse determinano le decisioni economiche. I suoi risultati potrebbero fornire alle banche centrali strumenti efficaci per governare la transizione ecologica

Le aspettative sulle variabili economiche sono decisive nel determinare la reazione di famiglie e imprese ai cambiamenti, compresi gli interventi di politica economica. Quando una banca centrale taglia i tassi di interesse, per esempio, l'economia si espanderà solo se le imprese e le famiglie si aspettano che i tassi rimangano bassi per qualche tempo. Solo in questo caso, infatti, prenderanno in prestito, spenderanno e investiranno di più, contribuendo così alla crescita economica. Se si aspettano che i tassi di interesse tornino a salire presto, invece, non reagiranno al taglio e l'espansione non si concretizzerà.

Luigi Iovino, professore associato di Economia alla Bocconi, ha ottenuto un ERC Consolidator Grant da €1,5mln dall'European Research Council per GEM (Great Expectations: Macroeconomic Implications of Forecasting Behavior), un progetto di ricerca volto a far progredire la nostra comprensione della formazione delle aspettative. In modo forse inaspettato, il progetto potrebbe anche fornire alle banche centrali nuovi strumenti per governare la transizione ecologica.



I modelli macroeconomici presuppongono tradizionalmente che gli agenti godano di informazioni complete e di aspettative razionali (il paradigma FIRE: Full Information, Rational Expectations), nel senso che sono in grado di prevedere correttamente le implicazioni di qualsiasi variazione delle variabili rilevanti. "grandi quantità di dati raccolti di recente hanno tuttavia portato gli studiosi a mettere in discussione la validità del paradigma FIRE," dichiara Iovino. "in questi dati si possono osservare sia frizioni informative, sia razionalità limitata. Questi risultati importanti hanno motivato gli studiosi a costruire alternative plausibili al paradigma FIRE."

Nella prima delle tre parti del progetto, Iovino metterà in discussione le recenti teorie secondo cui le aspettative reagiscono lentamente agli shock, mentre ci si aspetterebbe il contrario. Questa reazione lenta può dipendere dallo stato dell'economia o dall'orizzonte temporale delle aspettative. La maggior parte dei dati è stata raccolta in economie sviluppate, in condizioni economiche stabili, e riguarda le aspettative a breve termine. Nuove serie di dati che includano i Paesi in via di sviluppo e le aspettative a lungo termine potrebbero aiutare a risolvere l'enigma.

Le aspettative degli agenti dipendono anche dai modelli utilizzati per comprendere l'economia. Ad esempio, un agente sofisticato sa che i tassi di interesse influenzano l'inflazione attraverso diversi canali (ad esempio, il costo dei prestiti per le imprese e la domanda delle famiglie). Un agente di questo tipo avrà quindi aspettative più accurate sugli effetti di una riduzione dei tassi d'interesse rispetto a un agente meno sofisticato, che interpreta la politica dei tassi d'interesse attraverso la lente di un modello semplificato, con meno canali. Nella seconda parte del progetto, Iovino si propone di fornire ai policymaker una migliore comprensione dei modelli soggettivi che gli agenti utilizzano per interpretare gli interventi di politica economica.

Un'osservazione interessante, al centro della terza parte del progetto, è che le imprese non sono ugualmente sensibili alle variazioni dei tassi. Quelle che investono in progetti che si ripagano in un futuro lontano (cioè i progetti "a lunga durata") tendono a essere più esposte alle variazioni dei tassi di interesse. Inoltre, un'analisi preliminare mostra che le imprese sensibili ai tassi, quelle coinvolte in progetti a lunga durata, sono anche più verdi. Sembra esserci una forte correlazione negativa tra intensità di carbonio e durata. Intuitivamente, le imprese "sporche" (ad esempio, le utility) sono "a breve durata" perché tendono ad essere più vecchie, con minori opportunità di crescita e un profilo di flusso di cassa sbilanciato sul presente, mentre è vero il contrario per le imprese più verdi e innovative. "Se questi risultati saranno confermati," conclude Iovino, "significa che le banche centrali possono governare la transizione ecologica regolando i tassi di interesse. Non significa solo che possono ridurli per stimolare la transizione; possono anche aumentarli quando la transizione è troppo rapida e determina, ad esempio, una forte perdita di occupazione nelle industrie inquinanti, non ancora bilanciata da una crescita occupazionale nelle imprese verdi."

Gli ERC Consolidator Grant sono assegnati a ricercatori con 7-12 anni di esperienza dal completamento del dottorato, un curriculum scientifico molto promettente e un'eccellente proposta di ricerca. I ricercatori più giovani possono candidarsi per uno Starting Grant, mentre i ricercatori più esperti possono candidarsi per un Advanced Grant.

Expectations for a Green Transition

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