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Sbloccare l’innovazione aumentando la collaborazione in R&S

, di Andrea Costa
Giuseppe Soda e colleghi esplorano gli effetti di un attento bilanciamento delle capacità e dei compiti dei ricercatori

I ricercatori e i tecnici che lavorano nei dipartimenti di R&S e che sono moderatamente adatti ai compiti e ai progetti loro assegnati sono più propensi a chiedere consigli ad altri progetti, favorendo una cultura dell’innovazione e della fertilizzazione incrociata delle idee. Questo tipo di moderata imperfezione nell’assegnazione di persone a progetti innovativi potrebbe essere la chiave per sbloccare una maggiore creatività ed efficienza negli ambienti di R&S, come sostiene Giuseppe Soda del Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi in un nuovo articolo scritto con Manuel Gomez-Solorzano della Tilburg University nei Paesi Bassi e Marco Furlotti della Nottingham Trent University nel Regno Unito. 

Gli autori iniziano introducendo il concetto di “person-task fit” (PTF), definito come la misura in cui le capacità di un individuo e il compito del progetto a cui è assegnato corrispondono.

È stata quindi condotta un’analisi approfondita di 766 interazioni di condivisione delle conoscenze tra 93 scienziati del centro di R&S di un’importante azienda farmaceutica con una forte attenzione alla R&S interna. La metodologia ha comportato indagini dettagliate e modelli statistici per studiare come la PTF influenzi la probabilità di chiedere consigli trasversali, tenendo conto di vari fattori individuali e specifici del progetto. 

I risultati mostrano che i ricercatori con una PTF moderata sono probabilmente i più proattivi nel chiedere consigli ai loro colleghi in progetti diversi. Questo equilibrio significa che hanno abbastanza familiarità con i propri compiti da essere competenti, ma sono abbastanza aperti da esplorare nuove conoscenze da altri progetti. I ricercatori con un PTF troppo alto o troppo basso tendono a rimanere all’interno dei confini del proprio progetto, perdendo così preziosi spunti esterni.

Per i responsabili di R&S, le implicazioni sono chiare: assegnare ai progetti persone con diversi livelli di competenza può migliorare significativamente l’innovazione. Evitando di puntare sempre alla perfezione, i manager possono incoraggiare uno scambio di conoscenze più dinamico. Come osserva Giuseppe Soda, “i responsabili della R&S che mirano a promuovere il trasferimento di conoscenze tra i progetti potrebbero voler assegnare ai loro progetti anche alcuni ricercatori che non sono perfettamente adatti al progetto in termini di capacità e competenze tecniche.” 

Questi risultati sono tutt’altro che teorici. “Il nostro studio offre una nuova prospettiva su come le attività di R&S dovrebbero essere organizzate per massimizzare lo scambio di conoscenze e l’innovazione,” aggiunge Soda. “Concentrandoci sul confronto tra le richieste dei compiti e le capacità individuali, mettiamo in evidenza un fattore cruciale che i responsabili della R&S possono sfruttare per ottenere risultati migliori.”

I responsabili della R&S potrebbero dunque puntare a livelli moderati di person-task fit quando assegnano i ricercatori ai progetti. Questo approccio li incoraggerebbe a cercare prospettive diverse, portando a soluzioni più innovative. Inoltre, permettendo ai ricercatori l’autonomia di esplorare al di là dei loro compiti immediati, si aumenterà la probabilità di cercare consigli trasversali ai progetti. Questo studio fornisce uno strumento di lavoro per i responsabili della R&S che vogliono promuovere un ambiente più collaborativo e innovativo. Comprendendo e applicando i principi della rispondenza ottimale tra persona e compito, le organizzazioni possono abbattere certe barriere e incoraggiare un più ricco scambio di idee. Il giusto mix di competenze e allineamento dei compiti non solo migliora le prestazioni individuali, ma stimola anche la creatività collettiva, essenziale per le scoperte più innovative.

Manuel Gomez-Solorzano, Giuseppe Soda, Marco Furlotti, “The organization of R&D work and knowledge search in intrafirm networks”, Industrial and Corporate Change, Volume 33, Issue 3, June 2024, Pages 694–711, https://doi.org/10.1093/icc/dtad035

GIUSEPPE SODA

Bocconi University
Dipartimento di Management e Tecnologia